Spazio satira
La storia
15.12.2022 - 12:00
Il ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018
Con il ponte Morandi, il 14 agosto 2018, è precipitato anche un camion frigo imbottito di droga. Dentro, e la cosa è emersa solo in questi giorni, c'erano 900 chilogrammi di hashish destinati alla camorra e sui quali avrebbe messo gli occhi la 'ndrangheta. E quel camion, dalla Liguria avrebbe fatto il giro d'Italia fino ad arrivare a Frosinone. E lì dalla Calabria avrebbero voluto organizzare il recupero dello stupefacente. Il mezzo, un Eurocargo di colore giallo, dopo esser stato recuperato insieme ai rottami delle altre auto precipitate dal ponte Morandi, sarebbe stato custodito a Genova Bolzaneto.
Tuttavia, il veicolo è tornato d'attualità quando è finito in una conversazione telefonica intercettata e utilizzata in un'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto di 76 persone. Nell'inchiesta, condotta dai carabinieri di Reggio Calabria, sono confluite alcune intercettazioni in cui si parla di quel carico di droga, di Frosinone e di come recuperarlo. L'intercettazione, un'ambientale, del marzo del 2020, ha colto un colloquio tra Francesco Benito Palaia, ritenuto un boss del clan Bellocco, e un altro componente dell'organizzazione.
Nell'ordinanza del gip Vincenza Bellini si legge che era «una partita destinata a dei malavitosi campani». Una partita da recuperare a tutti i costi. «Secondo quanto riferito - si legge nell'ordinanza - i soggetti dell'hinterland partenopeo avevano ingaggiato Palaia allo scopo di recuperare la sostanza», sfruttando «proprie aderenze nel settore del recupero rottami».
L'intercettazione in questione coinvolge Palaia che spiega: "Se tu vai al primo video, è caduto un furgone. È un Eurocargo giallo, lo vedi benissimo perché è giallo, con una cella frigorifera, piccolino! Il piccolino! È caduto paru (orizzontale, ndr)... Come è caduto il ponte si è seduto, automaticamente gli è caduta una macchina di sopra...". Si preoccupano anche dell'incolumità dell'autista, che però si è salvato, così come i conducenti dell'auto che gli è piombata sopra.
L'interlocutore di Palaia, Rosario Caminiti sembra conoscere la vicenda: "È caduto un furgone, lo so, lo so. Raccontava che voleva andarselo a prendere". Palaia: "Insomma, dice che i neri lo sanno che si è perso... noi stiamo ancora comprando da loro. Io questi 900 chili glieli voglio fottere, dice, e tu hai la possibilità di prendertelo tutto... Gli ho chiesto in che senso. Io posso fare una cosa, gli ho detto, facciamo 50 e 50, io lo vendo e il 50% de lo prendi tu, tanto tu non l'hai pagato".
Per il recupero del carico, si guarda ai Castelli Romani. Lì, prosegue l'intercettazione, ci sarebbe "uno che ha un carrellone con la buca... per prendere questo furgone, così, così, che lo hanno dissequestrato... lo hanno spostato da Latina e lo hanno portato a Frosinone.. ora, l'altro ieri mattina ha chiamato se c'è la possibilità di un carrellone per andare a caricare e per arrivare direttamente in Calabria". C'è il problema del rischio di perdere il carico viste le condizioni in cui è conciato l'Eurocargo. Palaia ne è consapevole: "La paura qual è? Siccome è deformata la cella, va bene? Che non si apra durante il trasporto. Hai capito! Se si aprono le pareti... Ti sei giocato tutto e ti hanno arrestato" E ancora: "Ora gli mandiamo le fotografie, mi ha detto che va fasciato e la cella deve stare chiusa... Ogni 200 chilometri, 250... si ferma uno e fa i cricchetti un'altra volta... Poi mi ha detto: senti, parliamoci chiaro quanto ti devo dare per questo trasporto? Non meno di quattromila euro più iva".
Da quanto emerso finora, la vicenda è rimasta totalmente sconosciuta. Non sarebbero stati informati nemmeno i finanzieri di Genova che hanno svolto le indagini sul crollo, costato la vita a 43 persone. Un aspetto quello dei 900 chili di hashish ritenuto finora secondario. E non si sa al momento, nemmeno che fine abbia fatto quel carico e se l'operazione di recupero sia andata in porto o meno.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione