I fatti
12.11.2022 - 13:00
L'ingresso del tribunale di Frosinone
Lesioni, atti persecutori, minacce e danneggiamento. Sono le accuse a cui deve rispondere un trentaquattrenne nei confronti della sua ex. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 16 novembre.
La ricostruzione
L'incubo per la donna sarebbe iniziato dopo la fine della loro relazione. Il suo ex l'avrebbe tempestata di telefonata con la scusa di sapere come stava il figlio. La donna rispondeva saltuariamente e quando lo faceva gli diceva che il figlio stava bene soltanto grazie a lei, dato che lui non voleva saperne nulla.
In un episodio, sempre stando alle accuse, l'uomo ha raggiunto nelle prime ore del mattino l'abitazione della vittima. Ha suonato alla porta e lei, pensando che si trattasse dell'operatore ecologico venuto a ritirare l'immondizia, ha aperto. Si è trovata invece davanti il suo ex che l'avrebbe subito aggredita sferrandole un pugno al volto. Un pugno che le ha fatto saltare una capsula da un dente. Avrebbe continuato poi con le minacce e gli insulti, fino a colpirla di nuovo. Questa volta con calci alle gambe, fino ad estrarre dalla tasca un coltello da cucina. Avrebbe cercato di sferrarle una coltellata alla gola, ma la donna è riuscita a spintonarlo e a farlo desistere.
Nello stesso giorno, qualche ora dopo, ha telefonato alla donna e l'ha minacciata di ritirare la denuncia. Nonostante la sua ex lo rassicurasse sul fatto che non avesse presentato alcuna querela alle forze dell'ordine, lui ha continuato a minacciarla e insultarla. Le ha detto che avrebbe dato fuoco alla sua auto. Stessa telefonata, con lo stesso tenore, l'ha fatta poco dopo al padre di lei. Qualche giorno più tardi entrambi, padre e figlia, si sono ritrovati le gomme tagliate delle rispettive macchine. L'udienza preliminare, dunque, mercoledì prossimo.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione