La ricostruzione
31.10.2022 - 10:00
Una questione tra "piccole donne", da risolvere una volta per tutte. No, solo violenza pura. Da riprendere col telefonino più che da sedare, perché la spettacolarizzazione della stessa è più importante di qualunque altra cosa.
Gli amici delle due (poco) gentildonne intervengono quando entrambe si colpiscono con le sedie afferrate per strada. Cercano di separarle, cadono a terra insieme a loro. Una scena pietosa. Ancor più per quelle telecamere accese che vogliono catturare l'attimo in cui ogni barlume di dignità viene cancellato per rilanciarlo sui social e guadagnare like.
Qualcuno, intanto, chiama le forze dell'ordine. Ma il fuggi fuggi è immediato: prima ancora dell'arrivo repentino di carabinieri e polizia il centro è deserto. Un nuovo sabato sera di violenza, tra ragazzi che si mostrano invincibili protetti dal branco che incoraggia. E dall'alcol a fiumi che scorre nelle vene.
Esattamente una settimana prima un altro caso di violenza in centro, con l'arrivo ancora una volta di carabinieri e polizia. Anche il sabato precedente infatti - questa volta qualche metro più in là, nella zona della "madonnina" - un alterco tra ragazzi: parole grosse, spintoni, qualche calcio, un pugno ben assestato e tanta tensione. Poi un groviglio di persone che finisce a terra, ancora. Non si capisce se per partecipare o per separare. Ma è una questione di pochi minuti. Altri ragazzi preoccupati tutt'intorno restano a guardare mentre qualcuno - intorno alle 23.30 - chiama le forze dell'ordine quando la situazione degenera. Polizia e carabinieri, sempre impegnati sul territorio (con controlli rafforzati nel weekend) sono già sul posto. Ma non è facile mettere insieme i pezzi e la notte è ancora molto lunga.
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