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La situazione

Allarme povertà. Cresce il numero delle persone che chiedono aiuti alimentari

Il segretario della Cisl Enrico Coppotelli: «In sei casi su dieci questa condizione si eredita». I dati contenuti nel report di ActionAid: gli effetti sugli adolescenti

Nel Lazio cresce il numero delle persone che chiedono aiuti alimentari. E in sei casi su dieci la povertà si eredita. Questo il fulcro dell'analisi della Cisl Lazio, che nelle prossime settimane presenterà un'Agenda per il nuovo Governo regionale.

Lo studio
Enrico Coppotelli, segretario della Cisl Lazio, spiega: «Il Lazio, dopo la Campania e la Sicilia, è la terza regione in Italia per numero di persone che si rivolgono agli enti per l'assistenza alimentare. Il dato emerge da un recente studio condotto da ActionAid, che ha raccolto i dati forniti da Agea, l'agenzia governativa che fornisce aiuti economici e distribuisce le eccedenze alimentari agli enti del terzo settore». Da giugno 2020 ad oggi la crescita è stata di 91.500 persone. Il dato di agosto 2022 è di 285.368 soggetti. Su una popolazione complessiva che non tocca i 6 milioni di abitanti. Vuol dire che il 5% della popolazione laziale chiede aiuti alimentari. A giugno 2020 erano 193.846, a gennaio 2021 183.260, a marzo 2022 266.316.

Il report di ActionAid si chiama "Cresciuti troppo in fretta: gli adolescenti e la povertà alimentare in Italia". Dichiara Coppotelli: «Emerge un quadro noto ma non per questo meno allarmante: tra i "nuovi poveri" ci sono famiglie che, nonostante il lavoro, o la sua perdita e precarizzazione, si sono trovate dall'oggi al domani in condizioni di indigenza assoluta. Ed è chiaro che i più esposti sono i minori, specialmente quando vivono in famiglie con più figli e gli stranieri. Non c'è chi non veda quanto siano devastanti gli effetti. Non soltanto economici. Parliamo di rabbia, tristezza, delusione. Sentimenti che incidono nella sfera psicologica dei singoli e in quella sociale del nostro territorio regionale». Continua Coppotelli: «Peraltro pochi giorni fa sono stati diffusi gli allarmanti dati sulla povertà del Rapporto Caritas. Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, ha scritto su twitter: "Un vero dramma sociale. Il reddito di cittadinanza resta una misura importante ma va rivisto e migliorato. Ha ragione Papa Francesco: solo con il lavoro e gli investimenti si può combattere questo fenomeno tristemente dilagante". Il Rapporto della Caritas ci dice che la povertà, in sei casi su dieci, si eredita. Si tramanda da padre in figlio. Si cronicizza».

Lo scenario
Nota Coppotelli: «La stagnazione economica, gli strascichi della pandemia, inflazione, l'aumento del prezzo dell'energia, la crescita dei tassi di interesse sui mutui stanno minando il tessuto economico, produttivo e sociale. Sull'inflazione l'Istat ha aggiornato i dati: l'aumento dei prezzi dei beni alimentari è passato dal +10,1% all'11,4%. Una stangata ulteriore di 650 euro a famiglia. Come Cisl del Lazio nelle prossime settimane presenteremo una Agenda Cisl per la nostra Regione per rilanciare lavoro, coesione, investimenti, produttività, inclusione, sanità politiche sociali e tanto altro.

Una road map che consegniamo a chi sarà chiamato a guidare la Regione Lazio dopo le urne, nella consapevolezza che per realizzare il Lazio del futuro occorre rimettere al centro la persona in un clima di concertazione e corresponsabilità sociale». L'assessore regionale Alessio D'Amato afferma: «L'aumento delle persone che chiedono aiuti alimentari è un dato assolutamente preoccupante. Occorre mettere al centro l'emancipazione, ovvero creare sviluppo, dare lavoro, dare istruzione e far muovere l'ascensore sociale che oramai è bloccato. Desidero ringraziare il segretario generale di Cisl Lazio, Enrico Coppotelli. Da sottolineare che lo studio condotto da ActionAid fotografa una situazione di disagio che rappresenta un campanello d'allarme importante per tutte le istituzioni».

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