Il lutto
21.08.2022 - 15:00
Un'immagine dell'ultimo saluto della città al parroco della Cattedrale di Ferentino don Luigi Di Stefano
Don Luigi Di Stefano è stato portato in processione, come l'amatissimo patrono di Ferentino Sant'Ambrogio martire. Dolore e brividi ieri nella città in lutto.
Ad aspettare don Luigi c'era la statua del patrono Sant'Ambrogio, oltre a monsignor Di Stefano che qualche ora più tardi ha concelebrato con una ventina di sacerdoti la cerimonia presieduta dal vescovo Ambrogio Spreafico nel Duomo gremito; presente anche il sindaco Antonio Pompeo. Frangenti particolari, carichi di commozione. Tutto ciò si è svolto poco dopo le 12.30, poi alle 16.30 è seguito il rito funebre. La bara è stata adagiata davanti all'altare e al sepolcro di Sant'Ambrogio e vicino ad essa, come a vegliarla, proprio il santo protettore rivolto verso don Luigi.
Il 16 agosto scorso il martire è stato portato in processione lungo le strade di Ferentino dopo oltre tre anni a causa della pandemia e per la prima volta senza don Luigi, artefice e coordinatore per anni delle due processioni patronali. Era ricoverato in ospedale. Da lì ha seguito a distanza con grande emozione le due processioni in diretta sul telefonino attraverso Radio Ferentino. Il ricovero è stato dettato da problemi di natura cardiaca. Gli sarebbe stato applicato un pacemaker. Sembrava tutto bene, invece venerdì 19, verso l'ora di pranzo, don Luigi si è spento. Aveva 84 anni.
Era un uomo del popolo ed era sempre a disposizione dei parrocchiani e dei concittadini per un consiglio, una rassicurazione, una preghiera. A fine messa la bara è stata ricondotta a spalla, in processione, fino a Collepero per poi prendere la via del camposanto.
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