La vicenda
29.07.2022 - 12:00
I segni del fuoco sul furgone dato alle fiamme l'altra notte nel popoloso quartiere di Montecitorio
Furgone in fiamme: potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio. Il fatto si è verificato nella notte fra mercoledì e ieri, intorno alle tre e mezza, a otto mesi di distanza da un analogo episodio, sempre a danno della stessa famiglia. Dunque molto probabilmente non si è trattato di una casualità, ma di un segnale chiaro tant'è vero che i proprietari del mezzo, che nel primo caso erano semplicemente preoccupati, ora sono intimoriti.
Si tratta di una giovane coppia di lavoratori con figli, che ha una vita trasparente e che non ha conflitti aperti. Proprio per questo l'episodio desta grande perplessità, in quanto non se ne comprende la possibile origine.
Il proprietario del furgone ha subito presentato una denuncia contro ignoti. Sulla vicenda stanno investigando i carabinieri della stazione di Ceprano che immediatamente si sono messi in azione per ricostruire i fatti e risalire agli artefici di quello che pare un vero e proprio attentato incendiario a scopo dimostrativo.
L'episodio ha lasciato sconvolti tutti i cepranesi, ovviamente non abituati a metodi del genere che lasciano pensare piuttosto ad avvertimenti tipici della criminalità organizzata radicata in altre zone d'Italia.
Mercoledì scorso, intorno alle tre e mezza della notte, un residente nella zona Montecitorio vicino all'abitazione dei proprietari del furgone, resosi conto che il mezzo era fiamme, ha dato l'allarme chiedendo l'intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Nel frattempo i residenti della zona si sono attivati e hanno spento il rogo utilizzando dei tubi dell'acqua. La prontezza dei cittadini è stata determinante. Il trambusto ha risvegliato i proprietari di casa, sconvolti di fronte al furgone in fiamme, a otto mesi di distanza da un analogo episodio.
Difficile comprende cosa vi sia dietro il grave gesto, anche perché i proprietari del furgone sono conosciuti, persone che hanno una vita che non desta dubbi, per cui l'accaduto lascia ancor più perplessi. Saranno le forze dell'ordine a indagare per ricostruire fatti, dinamiche e responsabilità. Certo è che due mezzi andati a fuoco in otto mesi è una cosa da non sottovalutare. La famiglia, di fronte a quanto accaduto, è impaurita mentre gli inquirenti procedono con verifiche, controlli incrociati, sopralluoghi e ricostruzioni.
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