Spazio satira
La vicenda
24.07.2022 - 14:00
Inchiesta sulla pedopornografia, indagini a 360 gradi. Si scava nei cellulari e pc sequestrati giovedì mattina a casa dell'operaio, D.P. di 38 anni finito nel registro degli indagati. Il ferentinate sarebbe finito in una delicata inchiesta che ha per oggetto lo smantellamento di una organizzazione della quale farebbe parte insieme a un coetaneo residente a Pavia. L'obiettivo delle indagini è quello individuare i soggetti autenticamente responsabili, in quanto ideatori della chat; i soggetti fruitori, ovvero gli utenti che hanno accettato il servizio a pagamento; eventuali minorenni che potrebbero aver fornito loro stessi foto compromettenti in cambio di utilità e soprattutto minorenni che pur non avendo offerto foto potrebbero essere finiti nella rete come fruitori.
L'indagine è portata avanti con l'ausilio di tecnici informatici altamente qualificati. Sembrerebbe che la tecnica utilizzata fosse quella di un sms inviato su profili whatsapp con l'offerta del servizio. In caso di consenso l'inserimento nella chat a pagamento. Non si esclude che in alcuni casi ci possa essere stata la sottrazione di profili di persone ignare, al fine di appropriarsi dei contatti contenuti nell'agenda telefonica, così da poter contare su un numero molto vasto di potenziali clienti. La finalità delle indagini è quella, non solo di scoprire, dunque, i responsabili della chat degli orrori, ma anche vedere se in questo contesto alcuni minori possano essere diventati inconsapevoli fruitori.
Il blitz nell'abitazione dell'operaio è scattato nelle prime ore del mattino di giovedì. Sequestrati computer e cellulari. Il sospetto degli inquirenti è che l'indagato abbia utilizzato il proprio telefono cellulare e gli altri dispositivi per una chat a pagamento, con materiale pedopornografico. Il ferentinate è stato indagato insieme a un coetaneo, residente a Pavia. Il sospetto agghiacciante è che su quella chat non ci sia solo materiale proveniente dai Paesi dell'Est, ma che le piccole vittime possano essere addirittura del posto.
Ma saranno le indagini a chiarire ogni dubbio. La vicenda è venuta fuori dopo la denuncia di due genitori di Salerno perché alcune foto, finite in una chat, avrebbero ritratto uno dei loro figli. Intanto sul fronte difensivo nei prossimi giorni dovrebbe essere interrogato il trentottenne ferentinate che ha affidato la difesa all'avvocato Giampiero Vellucci.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione