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Il fatto

Spaccano il vetro e rubano gli organetti: danni da quattro mila euro

Il ragazzo doveva suonare al battesimo della nipotina. La domenica si è trasformata in un incubo per il giovane Luca. Aveva lasciato gli strumenti nell'auto parcheggiata

Avrebbe dovuto essere un giorno di festa, invece la domenica si è trasformata in un incubo per un giovane di Vallemaio, Luca, e per tanti amici e parenti riuniti a festeggiare il battesimo dell'ultima nata della famiglia.
Proprio il ventenne avrebbe portato come sempre la musica e l'allegria al battesimo della nipotina, ma qualcuno gli ha rubato i due organetti che aveva lasciato nell'automobile posteggiata nel parcheggio del ristorante, un noto locale che sorge lungo la superstrada Cassino-Formia nel territorio comunale di Ausonia.

Incredibile come i furfanti abbiano agito senza richiamare l'attenzione di nessuno. Sembrano davvero ben informati.
Per raggiungere i due strumenti, custoditi nel portabagagli posteriore, il delinquente o i delinquenti hanno infatti rotto il vetro del finestrino di uno dei due lati posteriori della Giulietta, quindi hanno abbassato il sedile e sono arrivati al bagagliaio, da cui hanno asportato i due organetti. Si contano danni per circa quattromila euro.

Ma ancora più enorme è il danno morale che hanno causato al giovane di Vallemaio, che, quando è tornato alla macchina a prendere gli organetti per allietare la festa in corso, è rimasto stupefatto, insieme a tutti gli altri presenti, di fronte alla scena che si è presentata ai suoi occhi. Era affezionato ai suoi due organetti: appassionato di quel mantice che sa emettere i suoni e i sentimenti della tradizione di questa terra, ne aveva appreso l'arte da bambino e con essi aveva partecipato anche ai campionati internazionali, ma soprattutto amava divertirsi e far divertire, perché quando entrano in scena gli organetti nella valle dei santi come in tutta la Ciociaria è subito festa.

Il giovane ha sporto regolare denuncia contro ignoti presso la stazione dei Carabinieri di San Giorgio a Liri.
«Evidentemente sapevano dove avevo la macchina e che c'erano due organetti dentro – il commento del suonatore - Non capisco il senso di tutto questo. Voglio ringraziare le tantissime persone che mi sono vicine e continuano a preoccuparsi mandando anche un semplice messaggio. Grazie a tutti e se qualcuno ha qualche notizia può contattarmi».

È iniziata infatti una vera e propria catena di solidarietà tra amici e parenti che stanno usando i social per far girare le foto degli organetti, nel tentativo di ritrovarli. Gli strumenti sono del resto "segnati" con il nome di battesimo dell'organettista, Luca.

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