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Inchiesta firme false, fissata l'udienza. 47 su 200 quelle al vaglio degli investigatori

Le firme per la presentazione della lista Pd per le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale sarebbero state raccolte in assenza del "controllore"

Inchiesta sulle firme false a Cassino, fissata l'udienza. A essere chiamati in aula il prossimo 23 gennaio saranno Alessandra Sardellitti, Luciano Salvatore e Gianni Argentino. Alessandra Sardellitti, finita nell'indagine della polizia del Commissariato - coordinata dai pm Bulgarini Nomi e De Franco - in qualità di consigliere provinciale e di pubblico ufficiale addetto all'autenticazione delle firme necessarie della presentazione della lista del Pd per le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Cassino del maggio 2019 come "controllore".

Per gli inquirenti le firme sarebbero state in realtà raccolte in sua assenza. Agli altri due viene contestata l'apposizione fittizia delle firme. Si tratta di 47 su 200, finite sotto la lente degli investigatori. Due i filoni aperti dopo la scorsa tornata elettorale a Cassino, otto gli indagati in tutto: cinque finiti nel primo filone, quello su un presunto voto di scambio: promesse di un posto di lavoro in cambio del voto. Tre, quelle per le quali è stata fissata al 23 gennaio l'udienza con decreto di citazione a giudizio, per le 47 firme su cui pende l'ombra della falsa apposizione.

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