Spazio satira
Le indagini
05.05.2022 - 09:45
È durato fino alle quattro di notte il primo interrogatorio di Pietro Ialongo, 38 anni, di Cerro al Volturno. L'ex fidanzato di Romina De Cesare, la vittima, 36 anni da compiere a giugno, è in stato di fermo. Secondo quanto ricostruito nell'indagine, viveva con lei in quell'appartamento di via del Plebiscito. Ed è lì che si è consumato il delitto, dove, ieri mattina, mani pietose hanno messo un mazzo di fiori in ricordo dell'ennesima vittima di un femminicidio in Italia. Gli uomini della squadra mobile, della polizia scientifica di Roma, con l'ausilio del medico legale, hanno compiuto tutti gli accertamenti necessari a ricostruire l'omicidio. Un omicidio che ha sconvolto la tranquillità della piccola comunità che vive in quella parte del centro storico tra Santa Maria e la prefettura. Non a caso dalla questura sottolineano l'importanza di aver dato una risposta immediata, nell'arco delle 24 ore successive all'omicidio.
Il delitto, infatti, dovrebbe esser avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. La ragazza che lavorava prima come commessa e da pochi giorni in un bar di Frosinone da quanto si è appreso sarebbe stata strangolata e accoltellata con diversi fendenti al ventre e al torace. Poi è stata lasciata in una pozza di sangue con l'aggressore fuggito in direzione del litorale pontino con intenti suicidi. Non hanno lasciato niente di intentato gli investigatori. Si sono messi subito al lavoro, cercando di capire se nella zona qualcuno abbia sentito qualcosa o visto movimenti strani. Hanno chiesto ai titolari degli immobili dotati di sistemi di videosorveglianza di visionare le immagini per verificare se fossero state registrate immagini utili all'indagine.
Nel frattempo, dopo esser stato bloccato dai carabinieri di Sabaudia e portato in un primo momento all'ospedale Goretti di Latina, Ialongo è stato sentito dai due magistrati di Frosinone e di Latina che si sono occupati del caso. Assistito da un avvocato d'ufficio, l'uomo, fermato in evidente stato confusionale, ha finito con l'ammettere le proprie responsabilità sull'accaduto, come evidenziato anche dai procuratori di Frosinone e Latina, Antonio Guerriero e Giuseppe De Falco. Ora bisognerà valutare lo stato psichico dell'arrestato e capire se e come abbia influito sull'omicidio.
Oggi, intanto, dovrebbe tenersi l'udienza di convalida del fermo. La cosa che colpisce in questa storia è anche un post scritto dalla vittima, che era nata a Parigi, sul suo profilo Facebook il 25 novembre in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione delle violenze contro le donne pe rinvitare ad acquistare dei prodotti di bellezza che davano in omaggio il braccialetto rosa. Domani sarà affidato l'incarico per l'autopsia.
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