La polemica
04.05.2022 - 17:00
L'ex cartiera uno dei tre ecomostri presenti a Ceprano
«L'intenzione di sospendere il decreto di perimetrazione del Sin "Bacino del fiume Sacco", comunicata del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti all'assemblea generale di Unindustria ci preoccupa. Ceprano conserva intatti i suoi eco-mostri e di fatto i rischi permangono. Che cosa fa intanto l'Amministrazione comunale? Aspetta in silenzio forse che i cepranesi restino incatenati fra i cimiteri di veleni del centro e della periferia?». Lo afferma l'ex sindaco Gianni Sorge, che di fronte alla ventilata sospensione del decreto di perimetrazione del Sin "Bacino del fiume Sacco", preoccupato, si domanda se una reazione ci sia al rischio che la parola d'ordine dell'attuale Amministrazione, ovvero l'ambiente, diventi un bluff.
«Il disastro ambientale è compiuto e i cepranesi ne hanno pagato le conseguenze - sottolinea Sorge - e ancora le stanno pagando e così sarà fino a quando non si procederà con le bonifiche e non si rimuoveranno i veleni tombati o non si eliminerà l'amianto sito in pieno centro. E se la burocrazia procede a rilento e le procedure che dovrebbero essere urgenti si realizzano in tempi biblici.
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