Cerca

La vicenda

Pedina, insulta e minaccia l'ex: stalker a processo. La decisione del giudice

Confermati gli arresti domiciliari. La donna, residente a Segni, attraverso il suo legale dell'associazione Telefono Rosa, aveva chiesto un aggravamento della misura

Accusato di stalking nei confronti della sua ex, patteggia a un anno e quattro mesi. Confermati gli arresti domiciliari per M.A. di Frosinone. La donna, residente a Segni, attraverso il suo legale dell'associazione Telefono Rosa, a cui si è rivolta chiedendo aiuto, aveva chiesto un aggravamento della misura, dai domiciliari al carcere, per alcuni post sui social che l'imputato avrebbe scritto a pochi giorni dall'udienza e secondo la vittima riferiti a lei. Tuttavia è stato evidenziato che queste pubblicazioni sui social non erano state direttamente inviate alla vittima, ma pubblicate sul profilo e non contenevano alcun riferimento espresso alla medesima.

La ricostruzione
Il frusinate è finito nei guai lo scorso febbraio, arrestato dai carabinieri del Norm della Compagnia di Anagni.
Stando alle accuse, l'ex compagna, si è resa conto che alla guida di quell'auto che la inseguiva c'era il suo ex compagno, che aveva già denunciato per stalking ed era stato arrestato la scorsa estate. Poi prosciolto a novembre. Ha capito di essere proprio inseguita quando, nonostante cambiasse direzione, si fermasse per poi ripartire, lui era sempre dietro la sua macchina.
Addirittura si è poi affiancato e ha iniziato a minacciarla e ad insultarla dal finestrino. Si è fatta così forza e ha chiamato il 112. I carabinieri l'hanno raggiunta e hanno bloccato il suo ex.

Da alcuni mesi, la donna, sarebbe stata vittima di comportamenti vessatori incompatibili con le normali condizioni di vita, consistenti in pedinamenti, invio di messaggi "WhatsApp" e corrispondenza minatoria ed ingiuriosa, nonché il danneggiamento della sua auto con l'acido. L'uomo ha, quindi, patteggiato a sedici mesi e per lui confermati i domiciliari. Il suo avvocato Riccardo Masecchia sta procedendo a individuare un alleggerimento della misura cautelare del proprio assistito il quale vedendo comunque ridimensionato l'impianto accusatorio ha necessità di poter proseguire la propria attività lavorativa.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione