Il caso
19.02.2022 - 16:00
Neonata morta, la difesa presenta una memoria per negare le accuse e contestare la consulenza tecnica.
Le sanitarie sono accusate di non aver diagnosticato «una protratta condizione di tachisistolia» della mamma di Nicole e non aver somministrato alla gestante «la opportuna terapia». Ciò, secondo l'accusa, avrebbe privato «il feto del sufficiente apporto di ossigeno per un prolungato periodo di tempo e così cagionando alla piccola Nicole un grave danno ipossico-ischemico da cui conseguiva una insufficienza multiorgano della neonata che la portava a morte il 7 settembre 2020».
La neonata, viste le gravi condizioni, fu portata successivamente a Roma, all'Umberto I dove però i medici non riuscirono ad evitare il decesso. Lì è partita l'indagine, condotta dalla stazione dei carabinieri di Frosinone a seguito della querela presentata dalla madre della bimba. Vennero sequestrate le cartelle cliniche e affidata una consulenza tecnica d'ufficio ai professori Antonio Oliva, Vincenzo Arena, Domenico Arduini e Orazio Genovese per ricostruire quanto accaduto alla neonata.
Proprio le modalità di conferimento della consulenza è stata contestata dalla difesa delle dottoresse, rappresentata dagli avvocati Natalino Guerrieri e Michele Laforgia. Al tempo stesso la parte civile per i genitori della neonata, gli avvocati Riccardo Masecchia e Fabrizio Faustini, ha ottenuto di poter produrre una memoria di replica. L'udienza è stata aggiornata a maggio.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione