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La vicenda

Studentessa minacciata di morte con un coltello e rapinata: fermato giovane egiziano

La ragazza stava tornando a casa quando è stata fermata dal 21enne senza fissa dimora. Il giovane l'ha minacciata per farsi consegnare la borsa e il telefono. Poi è fuggito

Minacciata di morte con un coltello affinché consegnasse la sua borsa e il telefono cellulare. Vittima dell'episodio una studentessa di Piedimonte San germano. 

La ragazza, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, domenica sera mentre tornava a casa è stata avvicinata da un 21enne egiziano che l'ha minacciata per derubarla. 

I fatti
Ieri a Piedimonte San Germano, il personale delle Sezioni Operative e Radiomobile del NORM della Compagnia Carabinieri di Cassino, a seguito di specifica attività info-investigativa intrapresa dopo una rapina ai danni di una ragazza del luogo la sera del 14 novembre, ha sottoposto al fermo di P.G. un 21enne, cittadino egiziano senza fissa dimora, a carico del quale nel corso dell'attività di indagine sono emersi gravi indizi di colpevolezza per il reato commesso.

Nello specifico la vittima, una giovane studentessa, domenica sera mentre faceva rientro nella propria abitazione ubicata nel centro pedemontano, è stata minacciata di morte dal giovane anche con un coltello. L'egiziano le ha poi intimato di consegnargli il cellulare e la borsa, dandosi successivamente alla fuga.

Il fermo di P.G. trae origine dagli elementi di riscontro acquisiti anche mediante l'acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona nonché sulla base del riconoscimento fotografico da parte della vittima eseguito al termine dell'attività investigativa. In considerazione degli elementi di riscontro acquisiti nel corso dell'attività nei confronti del 21enne (già noto per i numerosi precedenti penali a suo carico, commessi tra il 2015 e il 2021), nonché del fondato pericolo di fuga dello stesso, si procedeva al fermo di indiziato di delitto.

L'arrestato, espletate le formalità di rito, su disposizione della competente A.G. veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli in attesa della convalida del provvedimento. 

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