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L'intervista

Guarire dal long Covid ora si può: il metodo "Città Bianca" tra le eccellenze italiane

L'ambulatorio integrato post Covid di medicina interna, generale e di emergenza del Gruppo Ini diventa punto di riferimento per i pazienti di tutto il Paese

Otto persone su dieci che hanno contratto il Covid ne portano i segni per mesi. È il risultato di uno studio pubblicato nei mesi scorsi da Jama Journal. A confermare le dimensioni del problema sono le stime secondo cui sono due milioni e mezzo gli ex pazienti Covid che hanno strascichi per 10/12settimane, o più, dopo la guarigione ufficiale.

Di Long Covid, negli ultimi mesi abbiamo abbondantemente sentito parlare. La conferma scientifica che il Covid non sia una malattia che si esaurisce con la negativizzazione del paziente è arrivata da tempo. Alla perdita di gusto e olfatto, che caratterizzano l'infezione, si aggiungono per settimane e mesi il senso di spossatezza costante, la difficoltà estrema a concentrarsi per più di 15/20 minuti ma anche dolori muscolari e articolari apparentemente immotivati, difficoltà a deambulare, e poi dermatiti e perdita dei capelli; sintomi che spesso si uniscono al respiro corto, anche a riposo.

Ci sono poi segnali che mostrano difficoltà psicologiche come ansia e insonnia e, in alcuni casi, anche depressione, come nei pazienti che soffrono di stress postraumatico. Ovviamente non tutti i sintomi sono presenti contemporaneamente e alcuni di essi tendono ad essere prevalenti in alcuni pazienti più che in altri.
Tutto ciò, dunque, rientra nel quadro clinico che oggi viene definito Long Covid, una patologia a tutti gli effetti che, come tale, va curata.

Con questo obiettivo, in Italia, sono nati centri specializzati per guidare i pazienti verso la completa guarigione. Tra questi, particolare menzione merita l'ambulatorio integrato post Covid (AIPC) di medicina interna, generale e di emergenza, del Poliambulatorio di Città Bianca. Tra i primi ad essere attivati in Italia, l'ambulatorio vanta un importante risultato raggiunto, ad oggi è, infatti, diventato un Centro di riferimento per i pazienti di tutto il bel Paese. A Veroli giungono pazienti da ogni regione d'Italia, tanto che l'ambulatorio integrato post Covid è stato ufficialmente riconosciuto tra i migliori a livello nazionale. Figlio dell'Unità operativa di medicina Covid, il cui responsabile è il dottor Carmine Romaniello, il Centro è guidato dal Dottor Fernando Lunédi, consulente per la medicina del Gruppo INI perfezionato in medicina di emergenza. Lo avevamo incontrato in occasione dell'avvio dell'ambulatorio, nel febbraio del 2021, e per parlare del percorso riabilitazione mirato, il cosiddetto "tailored treatment", che a Città Bianca è "cucito" sulle necessità del singolo paziente.

A poco meno di un anno dalla sua nascita, l'ambulatorio integrato post Covid del Gruppo Ini è un modello da seguire. Ed è proprio il Dottor Lunédi a parlare dei risultati ottenuti.

Dottor Lunédi, in tempi "nonsospetti" a Città Bianca avete cominciato a studiare il Long Covid. L'approccio alle cure da voi adottato, ha fatto la differenza?
«La classificazione del rischio e un approccio a distanza cucito sul paziente, il cosiddetto tailored treatment, ci hanno sicuramente permesso di fornire risposte mirate alle problematiche dei singoli pazienti.
Abbiamo ormai accertato che i postumi della malattia possono verificarsi anche senza che la persona sia stata ospedalizzata ma saranno sicuramente problematiche diverse rispetto a quelle dei pazienti che sono stati ricoverati in reparto o in terapia intensiva e, dunque, avranno bisogno di un approccio diverso.
Quello che noi in ogni caso scegliamo è un percorso di riabilitazione integrato, che preveda quindi il coinvolgimento di più specialisti. Si va dal cardiologo, allo pneumologo, all'infettivologo, senza dimenticare ematologo, geriatra e psicologo. Gli specialisti della nostra struttura lavorano in team per capire quale sia la forma in cui si manifestano i postumi del Covid e poi stabiliscono il percorso di riabilitazione più efficace».

A distanza di mesi, i risultati sui pazienti sono evidenti?
«I risultati sono ottimi, molti dei follow-up oggi sono alla terza o quarta visita e i miglioramenti sono netti. Parliamo di pazienti che hanno recuperato al 100% la qualità di vita che avevano prima di contrarre il virus.
Altri, seppur con tempistiche diverse, che variano da paziente a paziente, sono a buon punto del percorso di guarigione ed hanno avuto la possibilità di essere seguiti su più livelli in un'unica struttura, la nostra, evitando di doversi spostare da un Centro all'altro per raggiungere gli specialisti dei quali necessitavano».

Ad oggi la vostra struttura è anche un importante centro di riferimento, a livello nazionale, per la campagna vaccinale...
«Nell'ambulatorio integrato post Covid seguiamo i pazienti anche per quel che concerne il loro percorso vaccinale. Il Centro è divenuto ormai un'interfaccia fondamentale per coloro che hanno contratto la malattia e hanno l'esigenza di fugare dubbi e incertezze su quale sia il vaccino più adatto a loro, su quali siano le tempistiche idonee per vaccinarsi e, tema più che mai attuale, sulla necessità di dover fare o meno la terza dose. Il tutto, senza dimenticare che, ormai da marzo, Città Bianca è tra i Centri di vaccinazione anti-Covid più importanti della provincia»

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