Spazio satira
Il caso
27.10.2021 - 09:30
Il giorno dopo il fattaccio il paese è ancora stordito. Tenta di rialzarsi come un pugile finito ko. Quel colpo di fucile è stato un pugno allo stomaco per tutti, un micidiale shock che in un posto così nessuno si aspettava. Un paese tutto sommato tranquillo, nonostante il timore dei furti rinvigorito dalle razzie compiute in zona dai ladri nelle ultime settimane.
In molti ne sono convinti: quella banda è la stessa che ha imperversato tra Sora, Broccostella e Arpino nei giorni scorsi. Poca gente in giro ieri mattina. E con poca voglia di parlare. Sono di più i giornalisti arrivati a Santopadre con le troupe al seguito per le dirette tv durate tutto il giorno. Un assedio mediatico. Quel colpo sparato lunedì sera in contrada Valle è subito divenuto un caso nazionale.
Qualcuno sfugge alle telecamere, altri accettano di parlare. Tra questi ultimi nessuno ha dubbi: stanno tutti con Sandro Fiorelli, giustificano la sua reazione alla vista del ladro dentro la sua proprietà: «Io avrei fatto la stessa cosa, per non farmi ammazzare» è il concetto più ricorrente. Il padre del tabaccaio è molto provato da quanto accaduto alla sua famiglia. Non riesce a trattenere le lacrime e alle telecamere di Teleuniverso dice: «Noi non abbiamo mai fatto male a nessuno, mai. Abbiamo subìto già un furto alla tabaccheria. Non ci possiamo fare niente. C'è troppa delinquenza. Staremo a vedere».
Dalle sue parole traspare la disperazione per il drammatico momento, ma anche fiducia nelle indagini e negli sviluppi giudiziari. C'è chi insiste sul clima di paura generato dagli ultimi furti nelle abitazioni. «La gente non ce la fa più, questa è una cosa insopportabile sbotta un signore Io sinceramente non vorrei trovarmi in quei panni. Purtroppo stavolta è andata così». Da parte sua il comandante della compagnia dei carabinieri di Sora, il capitano Domenico Cavallo, smorza gli allarmismi: in questo momento non c'è un'emergenza furti, anche se è chiaro che un episodio del genere amplifica la percezione del pericolo. Eppure la sensazione generale è quella di essere sotto l'attacco dei ladri. Forse di un'unica banda molto agguerrita. Prima a Sora e a Broccostella, poi sempre l'altro ieri ad Arpino.
Lunedì sera, prima che si consumasse la tragedia nella villetta dei Fiorelli, in contrada Vignepiane, ad Arpino, i malviventi sono penetrati in un'abitazione indipendente da dove hanno portato via tutto ciò che hanno trovato; hanno perfino smurato la cassaforte che però era vuota. Al rientro a casa, il figlio dei proprietari ha trovato tutto a soqquadro e ha dato l'allarme. Il sindaco di Santopadre Giampiero Forte ha trascorso la mattinata a parlare con i suoi concittadini nel giorno di mercato: «Il clima è tranquillo assicura c'è solo tanta voglia che si chiuda questo brutto capitolo. Come amministrazione faremo tutto il possibile per aumentare il livello di sicurezza in collaborazione con le forze dell'ordine».
Non mancano le reazioni sul piano politico locale e nazionale.
Il senatore di FdI Massimo Ruspandini taglia corto: «Umana pietà per la vittima, ma noi pensiamo che sia un gesto di legittima difesa e speriamo che la giustizia prevalga». E in un post la leader del suo partito, Giorgia Meloni, conferma la linea: «Lo ribadirò all'infinito, la difesa è sempre legittima. Solidarietà a chiunque sia costretto a difendersi da ladri e delinquenti nella propria abitazione».
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