L'incontro
08.10.2021 - 10:30
Un pomeriggio tutto dedicato all'editoria e ai diritti civili quello di ieri al Frosinone Fornaci Village. Ospite dell'evento letterario il deputato del Pd ed attivista Lgbt Alessandro Zan col suo libro "Senza paura – La battaglia contro l'odio", un volume in cui l'autore descrive la sua storia personale, simile a quelle di chi è cresciuto negli anni 80, che si trasforma, con l'impegno, in un disegno di legge, quello tanto discusso negli ultimi mesi e che, magari, non abbiamo mai realmente approfondito.
Nelle pagine è raccontato l'attivismo Lgbt in Italia e si parla anche della passione per la politica che porta l'autore a rivendicare, con caparbietà, i diritti di tanti.
«La Commissione Europea, nel maggio 2016, ha lanciato, insieme alle principali IT Companies (Facebook, Twitter, Google, Youtube e Microsoft) e ad alcuni Stati Membri, il "Codice di condotta sulle espressioni illegali di odio online". L'adesione al Codice comporta, per le piattaforme di Social Network, la rimozione entro ventiquattro ore dei contenuti segnalati che incitano all'odio. Ma non basta – ha tuonato Buschini – perché le vittime dell'odio devono poter denunciare ed essere tutelate dalla legge!».
Il consigliere regionale ha voluto ribadire l'importanza di uno strumento legislativo anche in virtù dell'incremento dei reati d'odio, circa il 9%, come denunciato nell'ultimo rapporto del Gay Center. Dati importanti anche quelli raccolti da Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori) che portano l'Italia ad essere, purtroppo, fanalino di coda del Vecchio Continente.
Dialogando con la giornalista Laura Caschera, nella presentazione del suo libro Alessandro Zan, quarantotto anni, originario di Padova, noto soprattutto per aver promosso e ottenuto il primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto, di professione ingegnere delle telecomunicazioni, ha ribadito con forza «la necessità di una legge che combatta l'odio, l'omotransfobia, la misoginia, l'abilismo».
Ha denunciato l'approccio eteronormativo del diritto, il patriarcato nelle sue molteplici e inconsce forme di dominio. Infine ha parlato di quelli che sono i sostenitori del Ddl e gli oppositori più accaniti e mascherati. Partendo, però, da un presupposto chiaro: questa è una legge a tutela di tutti. Per amare chi si vuole, senza paura. Per essere se stessi, senza nascondersi. «Senza paura» è il grido gioioso e determinato di un Paese che vuole cambiare davvero, per uscire dal bigottismo e somigliare sempre di più ai Paesi più avanzati in tema di diritti civili».
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