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L'analisi

Turismo e termalismo: la 'stagione Covid' apre un dibattito sul futuro del settore

Federalberghi organizza un vertice venerdì all'Hotel Universo. Il presidente dell'associazione Bruno Della Morte non intende perdere altro tempo

Nell'era post Covid 19 molte realtà andranno ripensate su scala mondiale, niente sarà come prima. La pandemia ha cambiato il mondo senza trascurare, stereotipi, abitudini, tradizioni e modelli di sviluppo economico. Il settore turismo è tra questi e mentre continua a lottare per rimanere vivo va interrogandosi "Sul ritorno al futuro – il mondo che verrà", guarda caso anche il titolo del forum di successo che quest'estate ha avuto svolgimento proprio a Fiuggi. Tra le molte realtà destinate a ridisegnare nuovi modelli di sviluppo c'è quella del comparto turismo in generale e nello specifico alberghiero ricettivo.

Nel loro piccolo anche gli albergatori di Fiuggi su questo si stanno interrogando, provando a ridisegnare nuovi modelli di sviluppo su scala locale, che vadano a tenere conto degli errori del passato provando a fare sistema.
Tanto che il presidente di Federalberghi Fiuggi e Provincia di Frosinone, Bruno Della Morte, ha convocato per il 1° ottobre prossimo, alle ore: 15,30 presso l'Hotel Universo, l'assemblea degli associati, aperta anche ad altri operatori del settore non aderenti a Federalberghi.

«Un incontro-dibattito avente all'oggetto il tentativo di stabilire di comune accordo le nuove tariffe per i gruppi provenienti dall'estero ed anche dal mercato domestico spiega lo stesso Della Morte da stabilire, per tipologia alberghiera3 e4 stelle, tendenti a rimodulare una offerta non più sostenibile per gli oggettivi costi di gestione che, parametrati agli introiti, hanno determinato seri problemi nei bilanci aziendali. Il mercato del turismo estero seppur a fatica si sta riprendendo, per cui dovremo farci trovare pronti».

In buona sostanza, Federalberghi sta tentando di mettere insieme un protocollo che vada ad eliminare gli errori e le contraddizioni del passato. Dove anziché fare "cartello" come avviene in tutte le realtà turistiche di prima fascia in Italia e nel mondo, gli albergatori fiuggini si sono mossi in forma autonoma e scoordinata, inquinando in molti casi al ribasso l'offerta alberghiera complessiva, spesso contro i loro stessi interessi. Errori da non ripetere. A Fiuggi però molto più facile a dirsi che a farsi. Vedremo.

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