Spazio satira
Lo studio
27.08.2021 - 15:30
Fra allevamenti clandestini in Italia e traffici illegali dall'estero il mercato nero di cani e gatti di razza alimenta in Italia un business criminale che coinvolge oltre 400.000 cuccioli per un giro d'affari da 300 milioni di euro all'anno.
È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su dati Osservatorio Agromafie in occasione della Giornata mondiale del cane di ieri. Il traffico illecito di animali da compagnia – spiega Coldiretti – è uno dei fenomeni malavitosi a maggior impatto sociale visto che una casa italiana su tre (32%) ospita almeno uno o più animali da compagnia che spesso diventano veri e propri componenti del nucleo familiare come dimostrano i 6,3 milioni di italiani che quest'estate – evidenzia Coldiretti – hanno scelto di partire in vacanza con il proprio animale.
Tra quanti hanno in casa un animale – continua Coldiretti – il 20,7% lo ha ricevuto in dono, il 19,3% lo ha preso da una struttura di ricovero, il 17,1% lo ha raccolto dalla strada, il 13% lo ha trovato in un allevamento, il 12,3% lo ha comprato in un negozio, l'11,4% lo ha comprato da conoscenti o privati, il 5,7% ha tenuto il cucciolo di un animale che possedeva già e lo 0,5% lo ha acquistato sul web, secondo Eurispes.
C'è poi il lato oscuro del mercato nero con i cuccioli importati illegalmente dall'estero che, venduti a prezzi che oscillano tra i 60 ed i 1.200 euro, hanno di solito appena poche settimane di vita, non hanno neppure finito il periodo di svezzamento e ovviamente non sono registrati con il microchip d'identificazione richiesto dalla legge. Questi esemplari, assai spesso imbottiti di farmaci per farli apparire in buona salute, vengono introdotti nel territorio nazionale accompagnati da una documentazione contraffatta.
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