Spazio satira
Il provvedimento
25.08.2021 - 16:00
Chiusa la strada provinciale 114 per Spigno Vecchio.
Una decisione adottata per motivi di sicurezza, dopo l'incendio che ha interessato la zona di Costa Saturnia, a Spigno, per effettuare le verifiche del caso.
Un provvedimento che il sindaco Salvatore Vento ha condiviso con i vigili del fuoco e la Provincia di Latina e che forse sarà revocato oggi, dopo i controlli previsti.
Infatti per tutta la giornata di ieri, alla presenza di un agronomo forestale, sono stati controllati tutti i pini pericolanti, per i danni provocati dal fuoco e che saranno abbattuti.
Oltre al taglio degli alberi, saranno controllate le rocce e le pietre che si trovano lungo il percorso; ciò per rimuovere quelle poco stabili e che potrebbero precipitare sulla strada, con grave rischio per i mezzi di passaggio. Sarà rimossa anche qualche pietra pericolante.
Il tratto chiuso riguarda l'accesso a Spigno vecchio dalla fine del centro abitato di Campodivivo fino all'incrocio con la strada provinciale 115 "Spigno nuovo Spigno vecchio". Per raggiungere Spigno Superiore, la viabilità alternativa è quella della provinciale 115.
«Non avevamo alternative - ha spiegato il sindaco Vento - perché c'erano dei rischi per le auto in transito a causa dei pini danneggiati dal fuoco. Il rogo ha interessato tre ettari di macchia mediterranea e della pineta, causando un ulteriore forte rischio idrogeologico».
Il primo cittadino spignese, come già riportato ieri, era presente sul luogo dell'incendio, che, in parte, ha interessato il Parco degli Aurunci, già devastato durante il periodo di Ferragosto. Un evento di origine dolosa, che ha impegnato due elicotteri, associazioni di volontariato, Protezione civile e vigili del fuoco.
Fortunatamente non ci sono stati danni e conseguenze per cose e persone. L'area di Costa Saturnia, purtroppo, non è la prima volta che è interessata da roghi e quello dell'altro ieri ha ulteriormente aggravato la situazione.
Purtroppo l'opera dei piromani continua senza sosta e Spigno è uno dei territori più martoriati dalle fiamme, appiccate senza alcun scrupolo da chi sta distruggendo ettari ed ettari di vegetazione.
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