Spazio satira
L'intervento
19.08.2021 - 11:00
Green pass nelle mense aziendali, dibattito più vivo che mai. Il segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli interviene per chiedere il rispetto delle regole e un accordo. Spiega Coppotelli: «le mense sono un luogo di lavoro e sono tutelate dai contratti di lavoro. In questa fase dobbiamo assolutamente scongiurare azioni arbitrarie che rischiano di innalzare il conflitto, di acuire le tensioni, di far proliferare il contenzioso in un momento in cui anche nel Lazio serve pace sociale e coesione. Bisogna trovare un accordo serio che tuteli i lavoratori vaccinati, che per fortuna sono la maggioranza, nel rispetto delle prerogative degli altri ai quali la legge, e non il sindacato o le imprese, riconosce la scelta di non vaccinarsi.
Le mense devono continuare a fornire il servizio nel rispetto dei protocolli sottoscritti ed aggiornati nuovamente alcuni mesi fa sulla sicurezza. Sarebbe inconcepibile mettere a rischio decine migliaia di posti di lavoro, fermando il servizio o assicurandolo solo a una parte dei lavoratori. Ci sono accordi sindacali precisi che vanno rispettati. Ciò detto, i protocolli possono essere migliorati e adattati alla nuova situazione. Soprattutto il nostro segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, è stato chiaro invitando a tornare al tavolo per rafforzare il Protocollo sulla sicurezza e anche a discutere di Green pass per accedere a mense e spazi comuni. Non è il momento delle fughe in avanti senza confronto e azioni unilaterali calate dall'alto tramite Faq che dividono i lavoratori e creano solo caos. Le mense hanno sempre rispettato il Protocollo sulla sicurezza sottoscritto dalle parti sociali e il Protocollo ha funzionato.
«L'obiettivo deve essere quello di completare la campagna vaccinale nella nostra Regione e di continuare a garantire sicurezza nei luoghi di lavoro. La cosa davvero inaccettabile è la mancanza di chiarezza normativa e la confusione generata dalla comunicazione governativa in assenza di provvedimenti chiari, con il rischio di generare contenziosi, discriminazioni, differenze di trattamento su materie così delicate. Alle iniziative unilaterali delle imprese rispondiamo con la contrattazione e con la richiesta di convocare i comitati Covid in ogni azienda, perché non possono essere messi in contrapposizione i diritti ma bisogna trovare soluzioni che riducano al minimo possibile i rischi sui luoghi di lavoro.
Per combattere la pandemia abbiamo bisogno di responsabilità collettive e individuali, ma anche di soluzioni che non dividano e discriminino i lavoratori in azienda».
Coppotelli conclude così: «Ora è il momento della chiarezza verso le lavoratrici e i lavoratori, il Governo agisca subito prima che la situazione diventi incontrollabile».
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