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Il caso

Sorvolò a bassa quota il litorale di Terracina con un ultraleggero: pilota nei guai

L'indagine condotta dalla guardia costiera è partita dai video condivisi sui social dai bagnanti, setacciati gli aerodromi. Denunciato un settantenne di Frosinone

Pensava forse di dare spettacolo e magari di ottenere anche un applauso. Di certo ha attirato su di sé l'attenzione, tanto che le decine di foto e video condivisi sui social network hanno finito per interessare la guardia costiera.

E ora è nei guai il pilota dell'ultraleggero rosso che lo scorso 27 giugno ha sorvolato, violando la fascia di sicurezza per la balneazione e tutta una serie di norme sul volo, il lungomare di Terracina sfrecciando in volo a pochi metri dalla superficie marina. Alla guida del velivolo c'era un settantenne di Frosinone, rintracciato dopo un'indagine avviata dall'ufficio circondariale marittimo di Terracina agli ordini del comandante Emilia Denaro ,partita proprio dai video che sono circolati sui social e poi sulle testate giornalistiche.

L'apparecchio da diporto sportivo modello "Storm", infatti, ha attraversato il litorale di ponente di Terracina, in direzione Sperlonga, in pieno orario di balneazione, a metà mattinata. Così, dalla denuncia social all'indagine il passo è stato breve. I militari agli ordini del comandante Denaro si sono messi a caccia dell'ultraleggero rosso, anche con l'importante supporto dell'Aeronautica militare, che ha fornito informazioni specialistiche sulle leggi relative al volo e anche indicato dove cercare eventualmente quel tipo di velivolo.

Sono stati controllati tutti gli aerodromi sportivi del territorio pontino, fino alla scoperta dell'apparecchio, ricoverato, appunto, in uno dei capannoni del territorio.
L'ultraleggero non è risultato di proprietà del settantenne, che lo ha noleggiato o forse lo ha preso in prestito. I suoi dati, però, erano registrati e dunque l'uomo è stato individuato. La denuncia alla procura della Repubblica riguarda la violazione del codice della navigazione in materia di sicurezza, la violazione dei divieti imposti dall'Enac, che è l'ente nazionale dell'aviazione civile, e non ultimo le prescrizioni dell'ordinanza di sicurezza balneare 36 del 2019 emessa dal capo del circondario marittimo di Terracina.

Quella manovra, pericolosa e vietata, è stata compiuta sulla fascia di mare di sicurezza riservata alla balneazione, e non a caso ha suscitato lo scalpore tra i bagnanti. Molti se lo sono visto quasi sulla testa. Altri, più distanti, hanno invece fatto in tempo a registrare e poi a pubblicare il video ora "incriminato". Un'ultima, non residuale, curiosità di tutta la vicenda è la seguente: alla guardia costiera, di questa manovra proibita notata da centinaia di persone, non è arrivata alcuna segnalazione. Il luogo della denuncia, nel bene e nel male, si è fermato ai social.

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