Spazio satira
La situazione
04.08.2021 - 16:30
Rivedere il progetto dell'isola ecologica di San Paride dopo gli incendi dei giorni scorsi. È questo l'appello lanciato dal coordinatore di "Pop Pontecorvo", Davide Luzzi. Un appello che apre il dibattito su quanto accaduto nelle ultime ore nella città fluviale.
I roghi
Da domenica scorsa la pineta che si trova tra Ponte Teano (località di Pontecorvo) e Badia d'Esperia ha preso fuoco. Fiamme altissime che hanno distrutto interi ettari di vegetazione facendo crescere la preoccupazione tra i residenti. Ma l'allerta è cresciuta con forza quando gli incendi hanno raggiunto anche l'ex discarica di "San Paride". La preoccupazione tra i residenti e le associazioni ambientaliste è stata fortissima. Proprio da loro è partita la richiesta disperata d'intervento affinché si evitasse una vera e propria catastrofe ambientale.
Lunedì sera in città si respirava ancora un'aria acre dovuta proprio a quegli incendi. Ma a divampare, ora, sono le polemiche. In particolare quelle su un altro progetto che dovrebbe sorgere proprio nella stessa zona: l'isola ecologica.
La polemica
A sollevare forti dubbi sul progetto è il gruppo di "Pop Pontecorvo" che raccogliere le istanze dei comitati e invita con forza a rivedere il progetto.
«Da anni si sentono, da una parte politica, accuse ai cittadini che danno evidenza dei rischi e delle criticità legate al progetto isola ecologica - ha affermato il coordinatore Davide Luzzi - Questi cittadini sono stati additati, da certi politici come coloro che frenano i lavori e il progresso. Ma di quale progresso parliamo? Mi sembra abbastanza chiaro che si stia sottovalutando il potenziale rischio ambientale nel progetto di San Paride, senza entrare nel merito delle chiare criticità logistiche derivanti dalla posizione eccessivamente decentrata rispetto alla città unita alle criticità documentate per l'accesso di camion. Spero che si abbia l'accortezza, unita a una buona dose umiltà di ammettere l'evidenza. Per adesso dobbiamo ringraziare gli ambientalisti e i cittadini che hanno ostacolato un'opera che, a ben vedere, avrebbe potuto oggi rappresentare un ulteriore rischio ambientale».
Da qui l'appello a tutta l'assise civica di Pontecorvo: «Non è mai stata una buona idea quella di costruire un'isola ecologica a San Paride e gli incendi di questi giorni danno ancora più evidenza di quanto possa essere rischioso accumulare rifiuti in una zona boschiva con alto rischio di incendi. Il mio appello, a sostegno dei cittadini che in questi anni hanno avuto la forza di controbattere e ostacolare questo progetto, si rivolge a tutti i rappresentanti presenti in consiglio comunale, affinché ci si opponga con fermezza alla costruzione dell'isola ecologica in località San Paride cercando soluzioni e siti migliori sia sotto il profilo del rischio ambientale che sotto il profilo logistico-gestionale».
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