Il punto
04.08.2021 - 15:30
È ancora una volta il marchio Alfa Romeo quello a registrare il calo più evidente nel gruppo Fca.
Andiamo con ordine, partiamo dai numeri del mercato dell'auto in Italia. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, lo scorso mese le immatricolazioni si sono attestate a 110.282 unità, in calo del 28,1% rispetto al 2019 e del 19,4% rispetto a un anno fa. Sulla domanda pesano diversi fattori negativi, tra cui l'esaurimento dei fondi per gli incentivi alla rottamazione e le problematiche legate alla crisi dei chip che stanno penalizzando la disponibilità di prodotto e i tempi di attesa.
Inoltre, potrebbe aver pesato sull'andamento del mercato anche l'attesa per i nuovi incentivi, in vigore da pochi giorni e su cui puntano le attenzioni tutti gli operatori per avere un minimo di sollievo per il prosieguo dell'anno. Intanto i primi sette mesi del 2021 mostrano un immatricolato di 995.239 unità, il 19,5% in meno sui livelli pre-covid del 2019.
E veniamo ora al gruppo Stellantis e, quindi, ai modelli Alfa prodotti a Cassino. Sempre secondo quanto riferisce il Ministero dei Trasporti, il gruppo Stellantis immatricola 39.939 auto, il 31,9% in meno rispetto a luglio 2019, quando i gruppi Fca e Psa, non ancora confluiti nel nuovo costruttore euro-americano, avevano consegnato complessivamente 58.656 vetture.
Tutti i nove marchi chiudono il mese con segno meno a eccezione della Ds (+32,6 con 395 vetture): -56,9% per l'Alfa Romeo (938 immatricolazioni), -46,2% per la Citroën (3.411), +32,6% per la DS (395), -18,5% per la Fiat (16.420), -18,6% per la Jeep (6.071), -27,3% per la Lancia (3.140), -62% per la Opel (3.245) e -32,5 per la Peugeot (6.159). Infine, con 160 registrazioni, il marchio Maserati chiude luglio con un -36,8%.
Solo Opel, ex gruppo Psa, fa peggio di Alfa, che è quindi il marchio peggiore della famiglia Fca. Per questo motivo a Cassino la guardia resta alta.
Michele De Palma della Fiom-Cgil nei giorni scorsi, intervenuto a Cassino a una riunione sull'automotive, ha ribadito: «Positivo il fatto che si sia tenuta la prima riunione del gruppo "Aspetti produttivi e industriali" relativamente al tavolo automotive» E ha poi continuato: «È necessario individuare iniziative che si pongano l'obiettivo di una trasformazione ecologica e innovativa del settore e che salvaguardino l'occupazione in tutta la filiera anche con un ruolo diretto di Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti.
Senza un provvedimento straordinario da parte del Governo con ammortizzatori, formazione e investimenti si aprirà una stagione di conflitto a partire dalle aziende in cui è a rischio l'occupazione».
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