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Il report

La mappa degli stranieri: sono più di 25.000 gli immigrati in Ciociaria

Secondo il rapporto di Idos in provincia di Frosinone si osservano gli indicatori più interessanti di crescita e stabilizzazione

Qual è la situazione dell'immigrazione nel Lazio? Brusca frenata dei servizi sociali e sanitari per gli immigrati residenti nel territorio regionale, insieme a un calo dei permessi per i richiedenti asilo. Sono alcuni degli effetti innescati lo scorso anno dalla pandemia nel territorio regionale, documentati dal "XVI Osservatorio sulle migrazioni a Roma e nel Lazio", rapporto a cura di Idos (Dossier statistico immigrazione). Il Lazio e la Città metropolitana di Roma si confermano tra le aree a più alta presenza di immigrati in Italia, ma mentre Roma metropolitana da qualche anno non mostra incrementi di rilievo, nelle province di Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti si osservano gli indicatori più interessanti di crescita e stabilizzazione.

Questa edizione parla anche di un anno profondamente segnato dalla pandemia, che ha complicato ulteriormente l'accessoai servizida parte dei cittadini, in particolare se immigrati. Ma anche un anno di risposte inedite e inaspettate, con cui in tanti si sono attivati per opporre all'isolamento sociale pratiche di solidarietà e vicinanza.

Il quadro regionale
L'aggiornamento della popolazione residente in Italia a seguito del primocensimento permanente realizzato dall'Istat registra nel Lazio una presenza di 629.171 stranieri residenti e un'incidenza sulla popolazione totale del 10,9% (a fronte dell'8,4% nazionale).

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