Spazio satira
Lo studio
26.06.2021 - 10:30
Il lockdown e la convivenza forzata hanno fatto esplodere i problemi di convivenza. Nel 2020 sono aumentate le segnalazioni al 1522 per stalking e violenza sulle donne. È, in un certo senso, l'effetto del Covid.
L'Istat, infatti, per la prima volta fornisce i dati trimestrali del numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne e lo stalking.
«Il numero di pubblica utilità è promosso e gestito dal dipartimento per le Pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio - si legge nel documento dell'Istat - Le informazioni raccolte dal numero verde contro la violenza e lo stalking possono fornire alcune evidenze relative all'andamento del fenomeno della violenza domestica durante il periodo della pandemia».
E dunque è un modo per avere «indicazioni utili all'evoluzione del fenomeno nel corso del lockdown, ma soprattutto del trend delle richieste di aiuto». Secondo l'Istat «le campagne di sensibilizzazione promosse dal dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri sui canali televisivi e rilanciate sui social tra la fine di marzo ed aprile hanno rinforzato, infatti, il messaggio dell'importanza della richiesta di aiuto per uscire dalla violenza».
Quindi i numeri: le chiamate telefoniche e via chat nel primo trimestre 2021 sono aumentate: «7.974 chiamate valide e 4.310 vittime, in aumento rispetto al primo trimestre del 2020 (+38,8%), ma lontano dal picco del secondo trimestre 2020 (12.942 chiamate valide).
Ancora in aumento la quota delle richieste di aiuto tramite chat, che costituiscono il 16,3%delle modalità di contatto».
Chi chiama lo fa per una "richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza" e per segnalare "casi di violenza" che insieme rappresentano il 48,3% (3.854) delle chiamate valide», in crescita del 109%.
Le persone che hanno contattato per la prima volta il 1522 nel primo trimestre 2021 sono l'84,8%.
«Le vittime che hanno contattato il 1522 hanno segnalato di avere subito più tipologie di violenze nel 62,1% dei casi (più in particolare, 2 nel 23,3% e 3 o più forme di violenza nel 38,8% di casi) rileva la ricerca Una tipologia di violenza è stata segnalata dal 37,9% delle vittime; la violenza fisica è il tipo più frequente.
Il servizio 1522 svolge un'importante funzione di snodo a livello territoriale: il 66,5% delle vittime nel primo trimestre 2021 è stata indirizzata verso un servizio territoriale (dato in diminuzione rispetto ai trimestri del 2020) e di queste il 57,1% (pari a 2.462 vittime) è stata inviata ad un Centro antiviolenza».
Nel Lazio l'esplosione dei casi si ha nel secondo trimestre del 2020: rispetto al 2019 si è passati da 651 chiamate al 1522 a 1.565 con un incremento del 140,4%. Anche nel primo trimestre si riscontra una crescita delle richieste di aiuto da 710 a 760, più 7%,per passare a 933 nel primo trimestre 2021, più 31,4% sul 2019 e più 24,3% sull'anno precedente. Nel terzo trimestre sempre nel confronto 2019-2020, la crescita è stata più limitata, da 630 a 680, più 7,9%. Mentre nel quarto trimestre le chiamate sono diminuite da 837 a 686, meno 18%.
Nel Lazio le chiamate per un primo contatto con il 1522 sono state 1.202 nel secondo trimestre 2020, 789 nel primo trimestre 2021 e 594 nel terzo trimestre 2020.
Nel secondo trimestre 2020 in Italia a chiamare il 1522 sono state vittime che hanno tra i 35 e i 44 anni e tra i 45 e i 54 anni: 2.260 sono coniugate e 1.932 celibi, la maggior parte delle quali occupate. Chi ha chiamato nel secondo trimestre 2020 ha denunciato violenze fisica (2.583 casi), psicologica (1.988), ma anche sessuale (241) e minacce. Nella stragrande maggioranza dei casi la violenza dura da anni e si subisce in casa. Il 14 aprile 2020 con 219 chiamate al 1522 è stato il giorno con più segnalazioni in Italia.
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