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Il caso

Nonnismo denunciato da Giulia Schiff, il processo trasloca: nei guai anche un frusinate

In otto sono finiti sul banco degli imputati dopo la denuncia della ragazza di ventidue anni che sognava di diventare top gun. Violenze documentate in alcuni video

La Corte di Cassazione ha emesso la sentenza. Dal Tribunale militare il processo per i presunti episodi di nonnismo avvenuti all'aeroporto militare "Comani" di Latina, trasloca nell'ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi nel capoluogo pontino. I giudici della prima sezione della Suprema Corte hanno, infatti, deciso che gli atti saranno trasferiti a Latina.

Nei giorni scorsi un legale di uno degli otto imputati che devono rispondere di lesioni pluriaggravate in concorso, aveva presentato ricorso e la Suprema Corte si è pronunciata sul conflitto di giurisdizione e ha stabilito che la competenza territoriale è quella del capoluogo pontino.

I militari erano stati chiamati in causa da Giulia Schiff, la ragazza di ventidue anni che sognava di diventare top gun e che aveva denunciato degli episodi di nonnismo in occasione del battesimo dell'aria all'aeroporto militare "Comani". I magistrati hanno sottolineato dunque che la sede più idonea per stabilire eventuali responsabilità nelle condotte sia quella dove sono avvenuti i fatti contestati documentati dalla ragazza anche con alcune immagini fotografiche e dei video.

Il processo davanti al collegio penale del Tribunale militare di viale delle Milizie a Roma si era aperto lo scorso marzo e poi si erano svolte altre due udienze fino all'ultima, quando era stato disposto un rinvio a settembre.

Le parti civili costituite sono Giulia Schiff e un sindacato militare e sono assistite dagli avvocati Strampelli e Santantonio. Gli imputati tra cui una ragazza, sono residenti tra Frosinone, le province di Bergamo, Brescia, Vicenza, Macerata e poi a Tivoli e Civitavecchia. Il collegio difensivo è, invece, composto dagli avvocati: Scafetta, Siracusano, Guida, Dulvi, Siciliano, Floccher e Chiabotto.

In aula la battaglia si annuncia infuocata: la ragazza ha sempre denunciato di essere stata vittima di maltrattamenti, gli imputati hanno ribadito che si è trattato di una tradizione e che anche la stessa Giulia vi ha partecipato in passato. L'episodio clou è quello contenuto anche in un video quando la ragazza viene sollevata da terra e trasportata in posizione orizzontale, con il volto rivolto verso il basso, è l'accusa del pubblico ministero nel capo di imputazione, e mentre viene tenuta ferma per le gambe e le braccia, con dei fustelli di legno, gli imputati hanno inflitto violenti colpi sul fondoschiena e la facevano urtare la testa contro la semiala in prossimità di una piscina dove, infine, la gettavano». È questa una delle accuse che il collegio difensivo intende smontare nel corso delle udienze del dibattimento processuale.

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