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Il caso

Concorso Asl, si complica la situazione: il 'pasticcio' scatena le polemiche

L'Asl si è difesa al Tar sostenendo la legittimità dell'iter. I giudici le hanno dato ragione ma poi il nuovo dg demolisce la procedura annullando la delibera sul bando

Si complica in maniera imprevista il caso del concorso bandito dalla Asl per 70 posti di assistente amministrativo, ma soprattutto l'atteggiamento contraddittorio dell'Azienda sanitaria di Latina apre un varco nel quale potranno infilarsi indistintamente gli esclusi e i vincitori. All'indomani della pubblicazione della graduatoria provvisoria, un buon numero di candidati esclusi dalla rosa dei trecento "abili" avevano presentato diversi esposti alla Guardia di Finanza per contestare alcune delle modalità con cui era stato portato avanti il concorso: irrituale la presenza di alcuni dipendenti Asl, parenti di candidati, all'ingresso della sede dove si sono svolte le prove; poco trasparente il sistema di attribuzione dei punteggi per la valutazione della prova dei quiz; discutibile la composizione della Commissione giudicatrice all'interno della quale non erano rispettate le cosiddette quote rosa. 

Con quegli argomenti, gli esclusi si erano presentati davanti ai giudici del Tar di Latina, e in quella circostanza la Asl si era costituita con il proprio ufficio legale contro i ricorsi proposti. Il Tar aveva dato ragione proprio alla Asl, ritenendo infondate le ragioni dei ricorrenti e accogliendo invece i rilievi dell'Azienda sanitaria a sostegno del corretto operato degli uffici e del responsabile unico del procedimento nonché dei commissari. 

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