L'inchiesta
19.03.2021 - 16:00
Operazione "Malaffare", ieri il giuramento del perito in aula e la decisione del termine entro il quale procedere con le trascrizioni delle intercettazioni. Tra un mese saranno depositate.
Nelle ultime udienze - lo ricordiamo - si era discusso proprio sull'utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche.
E dalle quali è nato il filone di "Malaffare" in cui sono stati coinvolti per un'ipotesi di corruzione e turbativa d'asta l'ex sindaco di Cervaro, Angelo D'Aliesio, gli ex assessori Gino Canale e Vincenzo Ricciardelli, insieme all'ex capo dell'ufficio tecnico Enzo Pucci, all'imprenditore verolano Alfredo Coratti e al dipendente Massimo Di Camillo.
Tutto sarebbe nato, per gli inquirenti, da una gara d'appalto indetta a pochi mesi dalle elezioni del 2017 a Cervaro per l'assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Tre bandi per conoscere il vincitore e, tra un bando e l'altro, ci sarebbe stata sempre per gli inquirenti qualche telefonata finita poi sotto la lente.
Contatti che sarebbero poi proseguiti anche dopo le elezioni e con bando assegnato: cuore dell'impianto accusatorio, dunque, le intercettazioni ammesse dal giudice nell'udienza precedente.
Ieri il giuramento del perito (la dottoressa De Stefano) e la fissazione del deposito a 30 giorni. Si torna in aula il 13 maggio per ascoltare gli operanti. Le difese gli avvocati Salera, Di Mascio, Marandola, D'Alessandro, Vellucci e De Vivo sono pronte.
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