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"Ricercatori per un giorno". Gli studenti dell'Itis alla Neuromed di Pozzilli

"Ricercatori per un giorno". Gli studenti dell'Itis alla Neuromed di Pozzilli

Cassino

"Ricercatori per un giorno". Gli studenti dell'Itis alla Neuromed di Pozzilli

Gli studenti dell'Istituto Tecnico Industriale ‘Ettore Majorana' di Cassino, indirizzo chimica, materiali e biotecnologie, sono stati ‘ricercatori per un giorno'. I ragazzi, insieme ai loro insegnati, hanno visitato i laboratori dell'I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli rapportandosi in maniera diretta e costruttiva al mondo scientifico.


Un momento di orientamento, inoltre, per questi giovani studenti che a breve dovranno decidere del loro futuro.
Prima della visita nei laboratori la scolaresca ha seguito una lezione della professoressa Maria Benedetta Donati, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione I.R.C.C.S. Neuromed. Illustrato il progetto Moli-Sani che ha trasformato un'intera Regione italiana, il Molise, in un grande laboratorio scientifico al fine di conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Da qui deriva una forte attenzione agli stili di vita e in particolare alle abitudini alimentari con ricerche sugli effetti salutari della Dieta Mediterranea.


Successivamente la visita al Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale, al Centro di Neurogenetica e Malattie Rare, all'Unità di ricerca presso Neuromed dell'Istituto di Genetica e Biofisica ‘A. Buzzati – Traverso'.
“La nostra è un'apertura totale a tutti coloro che intendono fare un'esperienza unica, quella della ricerca. – commenta Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – Siamo aperti a tutte le scuole, di ogni ordine e grado, anche tramite l'alternanza scuola-lavoro, perché è da questa condivisione che la ricerca trae la sua forza. Essa fa parte della nostra quotidianità perché tutto quello che facciamo, che utilizziamo, è il frutto del lavoro di un ricercatore e del metodo scientifico. Eun contributo che offriamo sempre con umiltà perché la ricerca è parte integrante di un processo di crescita culturale che riguarda tutti i cittadini e per i ragazzi in particolare. Sono proprio questi ultimi che, seguendo l'esempio di dedizione con cui i nostri ricercatori lavorano nell'ottica del miglioramento della qualità della vita, potranno fare scelte consapevoli per il loro futuro.”

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