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Le indagini

Morta a dieci anni in un incidente stradale: prime luci sulla tragica fine di Asia

L'accertamento biologico ha evidenziato che alla guida del suv c'era l'imprenditore anagnino. In un primo momento si era sospettato che guidasse il figlio

Incidente mortale in cui ha perso la vita la piccola Asia Pizzutelli di Anagni, accertamenti tecnici al via. Sciolto il dubbio su chi fosse alla guida del suv Mercedes coinvolto il 24 novembre scorso nello scontro in via Casilina, all'altezza dell'incrocio per Pontegrande, con la Peugeot su cui viaggiava la bambina di dieci anni insieme alle sorellina e alla baby sitter, una ventottenne di Ferentino.

Le risultanze dell'accertamento biologico hanno evidenziato che alla guida del Mercedes ci fosse R.
D. A. imprenditore di Anagni e non il figlio, come si era sospettato in un primo momento e così come ipotizzato anche in una informativa dei carabinieri di Ferentino. Figlio che invece in quella circostanza sedeva al lato destro del conducente nel posto riservato al passeggero.

A questo punto i tecnici della procura della Repubblica, della compagnia di assicurazione, degli indagati (baby sitter e imprenditore), nonché della famiglia della piccola Asia, possono riprendere gli accertamenti tecnici che erano stati interrotti proprio alla luce di questa necessità che imponeva di sciogliere il dubbio di chi fosse alla guida.

Come si ricorderà la dottoressa Barbara Trotta, titolare del fascicolo, aveva affidato a un ufficiale del Ris di Roma l'incarico di verificare se il sangue lasciato sull'airbag esploso fosse del padre o del figlio. Accertato, quindi, che il sangue è del sessantottenne anagnino. Ora, pertanto, potranno riprendere tutti gli accertamenti tecnici finalizzati a ricostruire la dinamica dell'incidente mortale La famiglia della piccola Asia è assista dall'avvocato Calogero Nobile, la baby sitter dall'avvocato Alessia Maggi, mentre l'imprenditore dall'avvocato Giampiero Vellucci.

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