La mattinata
23.01.2021 - 15:00
Uno stabilimento all'avanguardia, ma che adesso deve viaggiare a pieno regime. Perché rispetto agli investimenti che sono stati fatti di recente, le potenzialità non sono sviluppate come dovuto. Questo, in buona sostanza, è quel che ha detto l'ad di Stellantis Carlos Tavares agli operai dello stabilimento Alfa Romeo di Cassino. In fabbrica è arrivato di buon mattino, insieme al presidente Jhon Elkann e ne sono usciti circa 7 ore dopo.
Incontro con la dirigenza
Del resto ha dovuto percorrere solo pochi chilometri perché il leader del mega gruppo automobilistico era in città già da giovedì sera. Ha dormito all'Edra Hotel e prima delle 8 era già in fabbrica.
Felici i sindacati
I sindacati all'unisono mostrano infatti ampia soddisfazione. In primis la Fiom che ha molto apprezzato il fatto che Tavares abbia messo fine agli incontri separati e abbia voluto un incontro unitario con tutte le sigle: nel passato i metalmeccanici della Cgil erano esclusi dalle riunioni con gli altri sindacati perchè non firmatari degli accordi con Fca. Poi, nel merito, il segretario Donato Gatti e il rappresentante Andrea Di Traglia dicono: «Abbiamo spiegato che serve anche un indotto di prossimità per avere più dinamismo all'interno. La nuova governance ha assicurato che è già al lavoro per migliorare la logistica».
Dall'Ugl si leva la voce del Segretario Provinciale dei Metalmeccanici Gerardo Minotti che dice: «L'aver voluto ascoltare il parere dei sindacati - sottolinea Minotti - è la testimonianza che Stellantis tiene al rilancio del sito produttivo cassinate e al suo sviluppo. Su Piedimonte c'è la volontà di investire ma prima occorrerà apportare alcuni sostanziali cambiamenti a cominciare dal taglio dei costi superflui e avere più risorse per incentivare i concessionari alla pubblicizzazione e alla vendita maggiore di vetture a marchio Alfa Romeo. È una giornata fondamentale per Cassino e la conferma che il futuro potrà essere roseo. Il gruppo Stellantis sta studiando ulteriori investimenti per portare una nuova vettura Premium oltre al Grecale».
La Fim-Cisl interviene dapprima con il segretario nazionale e poi con i vertici provinciali e locali. Fernando Uliano, quando la visita di Tavares era ancora in corso, ha subito messo in risalto che: «Cassino è uno stabilimento di eccellenza, che ha ricevuto forti investimenti da parte di Fca. L'investimento per Giulia e Stelvio ha superato il miliardo e mezzo di euro e nel 2021 partirà anche la produzione del nuovo suv Maserati Grecale, anche in versione anche elettrica. Oggi lo stabilimento viaggia a una capacità produttiva tra il 15-20%, c'è un forte uso degli ammortizzatori sociali. La produzione è in calo dal 2017 e gli occupati sono scesi di circa 900 dipendenti, attestandosi a 3.433 autovetture».
Il Coordinatore Rsa della Fim-Cisl Antonio Pecchia, riassume in questo modo i contenuti dell'incontro: «Il Ceo ha apprezzato moltissimo il sito di Cassino, definendo bello e funzionante, soprattutto in relazione alle performance che lo stesso ha garantito nel tempo. Ma gli investimenti fatti sul sito non hanno realizzato pienamente le aspettative che si intendevano realizzare. Occorrerà un'azione mirata alla riduzione dei costi superflui e parallelamente incrementare l'incentivazione verso i concessionari al fine di pubblicizzare e successivamente vendere maggiori autovetture a marchio Alfa Romeo, marchio che il gruppo Stellantis intende rilanciare nel mercato internazionale».
Ma vi sono delle criticità che vanno affrontate per questo, aggiunge, «il gruppo Stellantis sta studiando una nuova piattaforma più vantaggiosa in termini di costi e maggiormente funzionale al segmento che, una volta ultimata, potrà rappresentare un'opportunità importante e magari permettere, sempre nei limiti degli investimenti previsti, di portare a Cassino una nuova vettura premium oltre al Grecale». Il sindacato coglie l'occasione per rivolgersi anche alla politica. Il segretario generale della Fim-Cisl di Frosinone, Fabio Bernardini, rivolge l'ennesimo appello alle istituzioni: «Mai come in questo momento - dice - è necessario che i principali attori della politica della provincia, le associazioni datoriali unitamente alle parti sociali costituiscano un "vero" tavolo sull'automotive, dando continuità agli impegni e finalizzando il lavoro, già in parte discusso, del tavolo di settore istituito dal Presidente Buschini ad oggi inspiegabilmente fermo! Occorre insieme cercare di cogliere un'opportunità epocale».
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