Spazio satira
Lo spiraglio
09.12.2020 - 14:00
Dopo le proteste, bloccato per decreto dai propri affetti, chi non potrà spostarsi da comune a comune a Natale ora spera. Il divieto per le giornate del 25 e del 26 dicembre e del 1° gennaio fa i conti con le richieste, soprattutto dei governatori di rivedere la misura a beneficio di quanti rischiano di essere bloccati per poche centinaia di metri o in piccoli paesi.
Una discriminazione rispetto a chi vive nelle grandi città. L'idea che sta prendendo forma sotto le vesti di una proposta parlamentare è di elevare il divieto di spostamento da livello comunale a livello provinciale.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha scritto una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte per sollecitare un ravvedimento in modo da consentire i ricongiungimenti familiari. Anche dalla Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha paventato «una misura di buon senso».
Contrario, però, il ministro della Salute Roberto Speranza.
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