L'intervista
06.12.2020 - 16:00
Tommaso Baldassari
Visita a domicilio i pazienti positivi al Covid senza alcun problema, con coraggio e altruismo esemplari. A differenza di tanti suoi colleghi medici, il dottor Tommaso Baldassari di Ferentino, ogni giorno parte con la propria valigetta e gli attrezzi del mestiere e raggiunge i suoi pazienti contagiati, soprattutto i più anziani, nelle proprie abitazioni a Ferentino, per tutte le cure dentarie del caso.
La particolare storia
Un atteggiamento ammirevole, un vero medico da campo il dottor Baldassari, odontoiatra che merita la nostra vetrina e la stima di tutti. In fondo chi conosce il professionista ferentinate sa bene della sua disponibilità, generosità e abilità professionale.
Dottore il messaggio che avete sulla vostra pagina Fb come studio dentistico è già indicativo della vostra mission...
«Vero un messaggio chiaro. E cioè lavorare per le urgenze in piena emergenza Covid, attività che ci ha insegnato a non mollare e ad impegnarci sempre di più, per far fronte a tutte le necessità e le problematiche che in questo periodo si sono presentate. La stanchezza accumulata non ha pari, ma viene alleviata dalla consapevolezza che grazie al nostro staff siamo pronti ad affrontare qualsiasi emergenza. Il ringraziamento più grande però va ai nostri pazienti. A loro abbiamo chiesto molto in questi mesi e la loro risposta è stata più che propositiva. Li ringraziamo dunque per aver accettato tutti i protocolli, aver rispettato gli appuntamenti ed essere stati comprensivi in un momento così delicato per tutti».
Dottor Baldassari, non ha paura minimamente di essere contagiato?
«È il sentimento che alberga in tutti noi che abbiamo scelto di metterci a completa disposizione dei nostri assistiti. È ovvio che pensiamo alle conseguenze che ci potrebbero essere per noi e i nostri cari, ma il sorriso di gratitudine di questi anziani riempie il cuore e ci ripaga pienamente per tutto il rischio che corriamo».
Cosa si sente di dire in generale?
«Vorrei che questo senso del dovere fosse universalmente condiviso da tutti i miei colleghi nel pieno rispetto della propria sicurezza e di quella del prossimo, ricordando loro di quel lontano giorno in cui giurarono fedeltà ad Ippocrate: "Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli dèi e le dee, chiamandoli a testimoni, che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento"»
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