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La vicenda

Auto di servizio per spostamenti personali e rimborsi anomali: sindaco in aula

Antonio Verdone risulta imputato per peculato e truffa. La querela era stata presentata nei suoi confronti da cinque cittadini. Poi l'inchiesta

Sindaco accusato di peculato e truffa, si entra nel vivo del processo. Ieri è stato ascoltato un testimone del pubblico ministero, poi sono state calendarizzate le prossime udienze. Si torna in aula a marzo.

Il procedimento è quello a carico del sindaco di Mignano Montelungo, Antonio Verdone, nato a seguito di una querela di cinque cittadini, che lo hanno accusato di aver utilizzato indebitamente l'auto di servizio e per presunte irregolarità nel rimborso di spese di viaggio. Alla prima udienza, un gruppo di cittadini aveva manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile in sostituzione del Comune.

La difesa del sindaco Verdone, rappresentata dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, aveva sollevato delle eccezioni e la richiesta non è stata accolta. Poi, in un'altra udienza, è stato proprio il Comune a costituirsi parte civile. Ieri mattina, invece, è stato ascoltato un altro testimone della Comunità montana Monte Santa Croce per la quale il primo cittadino era già dipendente. Sede spesso di riunioni da parte di tutti i sindaci del comprensorio. L'udienza è stata aggiornata al 2 marzo prossimo. 

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