Invasione di cinghiali: adesso scendono in campo i "selettori"

Il provvedimento di sospensione della caccia al cinghiale è stato preso in seguito alle continue segnalazioni dei residenti della zona e dei gestori delle attività commerciali, preoccupati per la loro incolumità. L'ordinanza però ha sollevato riflessioni e polemiche in quanto la zona di Girata ha regole più stringenti,oltre a prevedere la presenza nella squadra venatoria, un massimo di quindici selecontrollori e conduttori di cani appositamente abilitati tramite corsi molto impegnativi. Infatti, si può cacciare con un solo cane, che deve essere anch'esso abilitato a questa specifica modalità. Dunque, un metodo appositamente studiato per essere attuato nelle cosiddette zone "sensibili" e approvato anche dall'Ispra.

Tali restrizioni però, sembra che non tutelino adeguatamente i cittadini che abitano e lavorano a Girata, da qui la sospensione. Resta il problema dei cinghiali, che comunque sarà contrastato stando alle assicurazioni di Bertoni, che chiarisce: «L'Atc designerà i selettori, cacciatori a cui viene assegnata una posizione precisa e che sono addestrati per cacciare seguendo determinate regole tutto l'anno. Quindi, interverremo sul contenimento e la riduzione del numero dei cinghiali facendo operare cacciatori specializzati e non solo nei periodi in cui è aperta l'attività venatoria. Siamo attenti alla sicurezza e all'incolumità delle persone che è prioritaria. Ma, consapevoli del problema cinghiali, contrastiamo attraverso i selettori, il moltiplicarsi degli esemplari. Presto il presidente dell'Atc Sandro Filippi, procederà alla loro nomina a Girata 4».