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Lungofiume, troppi incidenti e auto in acqua: sarà messa in sicurezza

Finanziamento sbloccato per via Madonna di Loreto. Un'arteria di collegamento molto importante e trafficata per la città. Il cantiere è stato avviato

Il cantiere è stato insediato, a breve inizieranno i lavori veri e propri. Via Madonna di Loreto, la strada che costeggia il fiume Rapido e che conduce a San Pasquale, alla zona dell'ospedale, ma anche all'accesso alla superstrada, è da anni teatro di incidenti. Un'arteria di collegamento molto importante e trafficata, anche dalle ambulanze, che ha fatto registrare schianti anche gravi. In alcuni casi le vetture sono finite nel letto del fiume e gli automobilisti hanno rischiato che accadesse il peggio.

Il finanziamento, 300.000 euro di fondi ministeriali del 2019, è stato sbloccato. Ora il cantiere c'è ma per sapere quanto potrebbero durare i lavori bisognerà attendere la riunione che si terrà oggi in municipio.
L'amministrazione comunale di Cassino e il sindaco Enzo Salera incontreranno il comandante dei vigili urbani per un confronto e per organizzare gli aspetti legati alla viabilità e alla sicurezza stradale e non solo da assicurare ne tempo che sarà necessario alla conclusione degli interventi sull'arteria.

Due le ipotesi al vaglio: una prevede la chiusura della strada per due settimane, in modo da consentire alla ditta di lavorare velocemente e in libertà e senza intoppi, oppure istituire un senso unico. Decisioni che devono tener conto delle macchine che bisognerà utilizzare per fare le installazioni dei guard-rail. Il progetto prevede, oltre a questo, anche la realizzazione dell'impianto di illuminazione sull'altro lato della strada.

La soddisfazione
Era da tempo che i cittadini e gli automobilisti aspettavano questi interventi. La strada, otre ad essere particolarmente rischiosa in alcuni punti, è esposta a criticità e disagi legati al maltempo. Quando cadono piogge abbondanti il letto del fiume si alza fino a lambire la sede viaria portando avanti con la corrente alberi e vegetazione che si trovano sulle sponde. In meno di un mese e, quindi per novembre, la situazione potrebbe cambiare del tutto. 

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