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Gli studi

Covid, mascherine obbligatorie: la Regione e alcuni Sindaci ci pensano

13 nuovi casi scoperti in Ciociaria, tutti legati a situazioni monitorate. Mascherine anche all'aperto, il sindaco di Isola del Liri firma l'ordinanza

La nuova settimana si apre con 13 nuovi contagiati al Covid-19 in provincia di Frosinone. Prosegue il trend della scorsa settimana, chiusa con 99 casi, anche se, rispetto a domenica, se ne contano tre in meno. In cinque giorni, comunque, è la seconda volta che si ripetono 13 contagi giornalieri.

La situazione
Sono otto i comuni di residenza dei nuovi tredici positivi certificati dall'Asl di Frosinone. Quattro sono residenti nel capoluogo e appartengono a un cluster familiare, seguono due casi a Sora e altrettanti a Isola del Liri, quindi uno ciascuno a Broccostella, Ceccano, Ferentino, Ripi e Sant'Elia Fiumerapido. Il più piccolo ha 18 anni ed è anch'egli appartenente a un cluster familiare di Isola del Liri già isolato e che non aveva ancora frequentato la scuola, la più anziana è una donna di 76 anni di Broccostella. Dieci sono in isolamento domiciliare, mentre tre pazienti sono ricoverati in ospedale. Attualmente le persone in isolamento domiciliare da positive superano le duecento unità.

Il provvedimento
Obbligo della mascherina su tutto il territorio comunale a Isola del Liri dopo gli ultimi positivi. Il sindaco Massimiliano Quadrini ha firmato l'ordinanza, la prima in tal senso sul territorio provinciale (un analogo provvedimento la scorsa settimana aveva interessato tutta la provincia di Latina). Si dispone pertanto «l'obbligo a chiunque di indossare correttamente, fino alla datadel 15 ottobre 2020, il dispositivo di protezione individuale (mascherina facciale) su tutto il territorio comunale e senza distinzioni di orari, su tutte le aree pubbliche e/o aperte al pubblico ove non sia possibile garantire il rispetto delle norme sul distanziamento sociale, fatta eccezione per i minori al di sotto dei 6 anni nonché per i soggetti che presentino forme di incompatibilità certificata con l'uso continuativo della mascherina. Al mancato rispetto della presente ordinanza verrà applicata una sanzione amministrativa di euro 100».

Il sindaco commenta così la sua iniziativa: «Ritengo che debba restare alto il livello di attenzione sulla situazione sanitaria legata all'emergenza Covid-19 e che, pur senza inutili allarmismi, vadano osservate con regolarità le regole fondamentali di protezione individuale, di distanziamento e di costante igiene delle mani». Un analogo provvedimento è allo studio da parte della Regione. Del resto altri sindaci si stanno muovendo.
Ragiona così il sindaco di San Giovanni Incarico Paolo Fallone: «Veniamo da tanti sacrifici che ci hanno permesso di restare un paese al"sicuro" e questo grazie all'impegno di ognuno di voi. Non voglio che questi sacrifici siano buttati via e ora che la situazione sta prendendo un verso non sereno, vorrei tutelare al massimo il nostro paese. Sulla base di queste riflessioni e sul solo principio di salvaguardare la salute di tutti, stiamo valutando la possibilità di emettere ordinanza con cui rendere obbligatoria la mascherina per tutta la giornata, ovviamente nel nostro territorio».

I test nelle scuole
L'Istituto tecnico economico di Ferentino è stato il primo istituto della provincia a passare dalla modalità in presenza alla didatti ca a distanza a seguito della positività di due studenti e ieri i test antigenici che la Regione sta effettuando nelle scuole sono arrivati proprio a Ferentino. Si tratta di un'iniziativa che sta coinvolgendo tutte le province del Lazio e che ieri ha interessato anche il liceo Luciano Manara di Roma.
L'unità di crisi della Regione Lazio comunica che, ieri, è iniziato lo screening con «i test antigenici rapidi a tutto il personale e agli studenti anche all'Istituto tecnico commerciale Martino Filetico di Ferentino (del qualefa partel'Ite, ndr)». A seconda del bisogno e del momento, in accordo con l'autorità sanitaria, i test saranno estesi ad altre scuole.

I numeri
Come inizio di settimana per la provincia di Frosinone c'è da mantenere la massima attenzione. Il lunedì, spesso, è stata la giornata con meno casi, a volte zero per il minor numero di tamponi processati. I tredici casi di ieri sono lo stesso numero registrato il 30 marzo, mentre per averne di più bisogna retrocedere di un'altra settimana, al 23 marzo, con 14. Sono questi i tre lunedì, dall'inizio dell'emergenza, con il maggior numero di casi di Covid. I precedenti due, comunque, si riferiscono al periodo caldo dell'emergen za: il 23 marzo fa parte della settimana con 214 contagi, il record assoluto, il 30 marzo di quella con 114. Non a caso, anche gli 8 casi di lunedì scorso erano un numero relativamente alto tanto che poi la settimana si è sviluppata con 9 casi il martedì, 1 il mercoledì, 13 il giovedì, 31 il venerdì, 21 il sabato e 16 l'altro ieri.

La scorsa settimana con 99 è stata la peggiore dai 100 di quella dal 24 al 30 quando è stato pagato l'effetto dei rientri dalle vacanze con tantissima gente che ha fatto i tamponi ai drive in. L'affluenza particolarmente elevata che, all'epoca, aveva interessato i rientri da Spagna, Grecia, Malta, Croazia, ma anche Sardegna, aveva portato l'Asl a potenziare il servizio, in un primo tempo limitato a Frosinone e Cassino, anche a Sora e spostando al Casaleno (ma ora si rifà all'interno dell'Asl con ingresso da via Fanelli) quello del capoluogo pergestire meglioil numero elevato di tamponi da eseguire. Settembre, al momento conta 209 contagi per una media giornaliera di 7,46 casi.

Ormai i numeri di agosto sono stati da un pezzo superati, considerato che il mese precedente si è chiuso con 159 casi e una media quotidiana di 5,12.
Prima ancora la situazione era decisamente migliorata, rispetto al periodo più buio di massima emergenza, come rappresentato dagli 11 casi di luglio per una media dello 0,36, dai 14 casi di giugno per una media di 0,46 e dai 26 casi di maggio per una media di 0,83.
Situazione opposta ad aprile, chiuso con 233 casi e una media di 7,76 e con un andamento molto simile all'attuale, pur con tutte le differenze del caso. Allora c'erano tanti malati in ospedale, i reparti Covid dell'ospedale Spaziani pieni di pazienti come le terapie intensive, ora, invece, quasi tutti i positivi finiscono in isolamento domiciliare.

Ancora peggio, invece, era andata a marzo con 416 casi e una media di 13,8 contagi giornalieri. Restando a settembre, si registrano zero casi tre volte, un caso due volte, due casi tre volte, tre casi tre volte, quattro casi due volte, cinque casi due volte, sei casi due volte, sette casi unavolta, otto casi una volta, nove casi una volta, dodici casi due volte, tredici casi due volte, sedici casi una volta, venti casi una volta, ventuno casi una volta e trentuno casi una volta. Otto volte si è andati oltre la doppia cifra giornaliera di contagi, mentre sotto i cinque positivi si è scesi in 13 occasioni, ma solo 5 volte ciò si è verificato nella seconda parte del mese.
E, infatti, nei primi quindici giorni del mese si sono contati 83 casi, mentre nei tredici successivi 126, per una media che è passata da 5,53 a 9,69. 

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