Il caso
23.09.2020 - 13:00
Omicidio colposo per la morte del piccolo Leonardo.
E questo perché non sarebbe stato eseguito «un costante monitoraggio del battito cardiaco del nascituro in quel periodo. Monitoraggio che era previsto secondo le linee guida Sigo 2016 e 2018, trattandosi di una gravidanza che presentava due fattori di rischio».
Sul punto, peraltro, i consulenti del pubblico ministero scrivono che non si può affermare con certezza che, pur riconoscendo i segnali di allarme e pur ponendo in essere un «comportamento adeguato», l'esito sia in termini di mortalità che di morbilità si sarebbe potuto evitare.
Un evento definito comunque «grave e improvviso» ancorché verificatsi «per la mancanza di sorveglianza del feto nella fase espulsiva del travaglio di parto».
Subito dopo l'evento, era stata presentata una denuncia ai carabinieri ed era stata avviata un'inchiesta da parte della procura di Frosinone. Era stata sequestrata la cartella clinica ed era stata disposta l'autopsia sul corpicino di Leonardo. La famiglia del piccolo si è rivolta all'avvocato Simone Galluccio per seguire la vicenda ai fini anche di un'eventuale costitutizione di parte civile se dovessi arrivarsi al processo. Il pm intanto ha chiesto dei chiarimenti ai consulenti al fine di valutare eventuali ulteriori responsabilità.
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