Spazio satira
Le decisioni
07.08.2020 - 12:30
Ci si prepara per il ritorno a scuola
Per un ritorno in classe in piena sicurezza sottoscritto il protocollo d'intesa. A firmarlo la ministra dell'Istruzione, i sindacati di categoria della scuola (tranne la Gilda) e dei dirigenti scolastici. Dall'help desk per le scuole alle modalità di ingresso e uscita, dalle pulizie alla trattazione dei casi sospetti e di quelli confermati, il Protocollo, spiegano dal ministero, «offre regole chiare alle istituzioni scolastiche ed è un punto di riferimento anche per studentesse, studenti e famiglie».
Tra le novità del protocollo c'è l'help desk, attivo dal 24 agosto, un servizio dedicato alle scuole «per chiedere assistenza via web, al fine di raccogliere quesiti e segnalazioni sull'applicazione delle misure di sicurezza e fornire assistenza e supporto operativo», si legge nel protocollo. Per la ministra Lucia Azzolina «è la dimostrazione che non vogliamo lasciare sole le scuole».
Ogni istituto scolastico darà attuazione alle indicazioni fornite dal Cts, il comitato tecnico scientifico, «secondo le specificità e le singole esigenze connesse alla peculiarità del territorio e dell'organizzazione delle attività». Il dirigente scolastico «per prevenire la diffusione del virus è tenuto a informare attraverso un'apposita comunicazione rivolta a tutto il personale, gli studenti e le famiglie degli alunni sulle regole fondamentali di igiene che devono essere adottate».
Viene imposto l'obbligo di stare a casa con la febbre oltre i 37,5° e di abbandonare l'istituto in caso di sopravvenienza dei sintomi influenzali o delle febbre. Va mantenuto il distanziamento fisico di un metro e andranno osservate le regole d'igiene.
Previste modalità differenziate di ingresso e uscita dagli istituti. Sarà cura di ogni scuola regolare tali momenti. Sarà limitato l'accesso a visitatori ed esterni, favorendo il ricorso alle comunicazioni a distanza e limitando gli accessi ai casi di effettiva necessità amministrativo-gestionale. L'accesso alla struttura sarà consentito a un solo genitore, delegato o esercente la potestà ad alunno con l'obbligo di indossare la mascherina durante tutta la permanenza.
Sarà necessario assicurare la pulizia giornaliera e l'igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un programma ben definito. Qualora le attività didattiche si svolgano in locali esterni, gli enti locali o i proprietari dei locali dovranno certificarne l'idoneità.
«Il Comitato tecnico scientifico si esprimerà nell'ultima settimana di agosto sull'obbligo di utilizzo di mascherina da parte degli studenti». Solo chi ha meno di 6 anni è esentato. Ogni scuola dovrà indicare le modalità di smaltimento delle mascherine da effettuare secondo le norme di legge.
L'accesso agli spazi comuni sarà contingentato per il tempo limitato allo stretto necessario e sempre mantenendo il distanziamento. Ove necessario, anche l'erogazione dei pasti potrà avvenire per fasce orarie differenziate con la distribuzione dei pasti in mono-porzioni. Regole, da stabilire dal dirigente scolastico, per evitare assembramenti davanti ai distributori di snack e bevande. Sulla base di una convenzione tra ministero dell'Istruzione e consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi saranno promosse attività di sostegno psicologico.
Nel caso in cui una persona presente a scuola sviluppi febbre e/o sintomi di infezione respiratoria si procederà a isolarla in base alle disposizioni dell'autorità sanitaria, a dotarla di mascherina e a provvedere quanto prima al ritorno a casa per poi seguire il percorso medico. La presenza di un caso confermato comporterà un attento monitoraggio «al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l'insorgenza di un focolaio». Obiettivo dare una risposta rapida «in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l'ambito scolastico».
«Si tratta di un accordo importante che contiene le misure da adottare per garantire la tutela della salute di studentesse, studenti e personale, ma anche impegni che guardano al futuro e al miglioramento della scuola come il contrasto delle cosiddette classi "pollaio" - ha detto la ministra Lucia Azzolina - Come Governo avevamo promesso di trovare le risorse per la ripresa e lo abbiamo fatto: abbiamo 2,9 miliardi e stiamo mettendo anche fondi per consentire agli enti locali di affittare spazi per le lezioni. Non era un risultato facile, ma lo abbiamo ottenuto».
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