Spazio satira
La denuncia
03.08.2020 - 13:30
I giovani arrivano in ospedale con cefalea, nausea, vomito, confusione mentale, vertigini, sintomi psicotici. E i medici del pronto soccorso di Frosinone ne vedono parecchi di ragazzini arrivare con questi sintomi, soprattutto nel fine settimana. Molte volte all'ospedale ci arrivano da soli, altre volte accompagnati dai genitori o dal 118. «Nell'ultimo anno - spiega Fabrizio Cristofari, direttore del pronto soccorso del nosocomio ciociaro - c'è stato un incremento di giovani che arrivano al pronto soccorso con intossicazione acuta da alcool. Mentre prima si cominciava a bere in tarda serata oggi si comincia già dal pomeriggio. Ancora prima dall'aperitivo. Vanno al supermercato si comprano una cassa di birra, poi escono continuano a bere e arrivano la domenica mattina messi veramente male».
E i rischi per la salute sono tanti, «tutti quelli che le vengono in mente – sottolinea Cristofari – Si va da problemi gastroenterici fino a quelli neurologici. Colpisce il fegato e l'apparato gastrointestinale ma a rimetterci è anche la psiche. I giovani tra l'altro tendono quasi sempre a non dire la verità quando arrivano in ospedale, lamentando altri sintomi, ma poi il vero motivo del loro malessere fisico viene fuori. C'è anche un altro aspetto da considerare - continua Cristofari - Alcuni ragazzi al pronto soccorso non ci arrivano proprio perché vengono assistiti a casa dai genitori che pur di nascondere ad amici, parenti o conoscenti che il figlio è finito in ospedale perché ubriaco o drogato, preferiscono tenerlo in casa».
Cosa si fa quando un ragazzo arriva in ospedale con una intossicazione acuta da alcool? «Ci sono dei farmaci - spiega - che neutralizzano l'intossicazione acuta e poi c'è l'idratazione. L'aspetto importante è che poi vengono segnalati. Se ad esempio arriva un ragazzo con una intossicazione acuta da cannabinoidi viene segnalato all'autorità giudiziaria e se minore agli organi competenti della Asl. Stessa cosa per l'intossicazione da alcool. Già alla seconda volta la direzione sanitaria informa i servizi psicologici e sociali della Asl. Sotto questo punto di vista - conclude il direttore del pronto soccorso - c'è un monitoraggio che è fondamentale».
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