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In tribunale

Processo Mollicone: verso il D-Day. Maria Tuzi: "E' ora che chi sa parli"

L'udienza è terminata da pochissimi minuti. Uno dei militari imputati, Quatrale, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee, ma la richiesta è saltata

L'udienza è terminata da pochissimi minuti. L'attesa si è sciolta con la consapevolezza che il 24 sarà davvero il D-day per il caso Mollicone. In udienza uno dei militari imputati, Quatrale, ha chiesto di voler rilasciare dichiarazioni spontanee: una richiesta prima negata dal pm, che poi ha revocato il no. Ma l'opposizione di una delle parti civili ha reso impossibile questo passaggio inedito. Le difese sono sempre agguerrite: a parlare per molto tempo è stato l'avvocato Germani insieme al sostituto processuale di Rotondi, l'avvocato Mancini, sulla posizione di Suprano.

Una difesa che continua a ribadire l'estraneità dai fatti contestati da parte del militare. La difesa di Quatrale, dopo la richiesta avanzata, discuterà il 24. Previste in quella sede repliche e decisione. Tra dieci giorni la verità. Intanto, Maria Tuzi - figlia del brigadiere Santino - accanto al suo avvocato Castellucci, ha lanciato un appello: "Mio padre è stato il primo, l'unico a parlare della presenza di Serena in caserma. Ora è il momento per chi sa di parlare".

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