Spazio satira
Il via
18.06.2020 - 09:30
Alice Anelli, del liceo artistico "Bragaglia" di Frosinone
Ore 8.30. Cuore a mille, mascherina, mani appena igienizzate, emozione nell'emozione. Varcare, dopo tre mesi, il loro istituto scolastico per dare il via a quella che sarà ricordata nei libri di storia come la Maturità 2020 ai tempi del Covid-19, è stata una sensazione unica. Quell'attesa, iniziata a settembre, quando alla prima campanella il pensiero è andato all'ultimo anno che stava prendendo il via, e poi aumentata a marzo quando dopo le prime settimane dall'annuncio del Ministro Lucia Azzolina, della chiusura per qualche giorno delle scuole vista l'emergenza per la diffusione del Coronavirus, si è appreso che le lezioni in classe sarebbero state sostituite dalla didattica a distanza. E dei maturandi? Cosa ne sarebbe stato di loro. A maggio la decisione definitiva sulla loro "Maturità". I ragazzi sosterranno l'Esame di Stato a scuola. E ieri quel giorno tanto atteso è arrivato per i primi maturandi.
Le modalità
Niente vocabolari sotto braccio, niente appuntamento prima del suono della campanella davanti agli istituti. Il via con un elaborato sulle discipline di indirizzo, per poi toccare tutti gli argomenti. L'argomento dell'elaborato scelto dalla Commissione. Poi la discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato nel corso del quinto anno; l'analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione. Prevista l'esposizione dell'esperienza di PCTO da parte del candidato (percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) e l'accertamento di conoscenze e competenze relative a "Cittadinanza e Costituzione".
Ma l'emozione è stata la stessa di sempre, di ogni ragazzo che ha dovuto affrontare una delle tappe più importanti della vita. È cambiata la modalità, sono state abolite le prove scritte, ma il maxi-colloquio non è stato da meno, anzi, forse perché una novità, perché si è arrivati da mesi non semplici, ha reso ancora più unico quello che passerà alla storia come una Maturità diversa in un tempo difficile in cui anche un semplice abbraccio ai professori che hanno accompagnato i ragazzi negli anni della loro adolescenza non è stato possibile. Tutti a distanza, con le mascherine. Gel igienizzante prima di entrare, autocertificazione da compilare e per dichiarare l'assenza di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5 nel giorno dell'esame e nei tre giorni precedenti; di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; di non essere stato a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni.
Un esame tutto svolto in sicurezza come previsto dalle disposizioni ministeriali. In ogni istituto anche il personale Ata ha consentito che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Non sono mancati poi, come sempre previsto dalle disposizioni ministeriale, la pulizia quotidiana degli spazi utilizzati; la pulizia alla fine di ogni sessione d'esame; i percorsi dedicati di entrata e di uscita, il distanziamento fra candidati e commissari e fra gli stessi docenti. Ovviamente l'uso della mascherina. Gli studenti hanno potuto abbassarla nel corso del colloquio restando sempre a distanza di sicurezza. Ogni candidato ha potuto portare un accompagnatore. C'è chi ha portato un genitore, chi un fratello, una sorella o fidanzato, fidanzata, chi un compagno di classe, un amico. C'è chi, invece, ha scelto di affrontarlo da solo, ma con i familiari ad attenderlo all'esterno della scuola. E proprio all'esterno, in diverse scuole, c'erano anche nonni che tenevano in mano mazzi di fiori per rendere ancora più speciale l'uscita dei nipoti al termine della loro Maturità.
La notte prima degli esami
Se ieri mattina è mancato l'incontro pre-esame davanti a scuola, la sera prima, la notte prima degli esami, qualcuno si è dato appuntamento davanti al proprio istituto per cantare almeno una volta, seppur con la mascherina, la canzone di Antonello Venditti "Notte prima degli esami" che ha accompagnato intere generazioni. E mai come quest'anno quella "Notte prima degli esami" è stata ancora più speciale. Perché ha accompagnato i ragazzi verso quella prova a loro sconosciuta, diversa, inaspettata, ma pur sempre la loro "Maturità" piena di emozioni, di ansie, di preoccupazioni, ma con la voglia di tagliare un traguardo importante. E quello che hanno tagliato ieri i primi maturandi (dei 4.716 della provincia di Frosinone), e che taglieranno gli altri a seguire, resterà nella storia. Saranno loro i ragazzi della Maturità 2020 ai tempi del Covid-19.
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