I fatti
28.05.2020 - 14:00
I ragazzi delle “Mascherine Tricolori” durante l'ultima loro iniziativa a Piazza Cavour
Colpo di scena dopo una civile, e nel rispetto delle distanze, manifestazione di piazza di Casapound.
Nei verbali si sottolinea che ciascun partecipante "Non rispettava gli obblighi imposti dall'art 1 del DPCM 10 aprile", in merito alle misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica dal Covid19, applicabili sull'intero territorio nazionale. Viene specificata per bene la contestazione. "Nella data e luogo come già indicato, non si rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. La violazione è stata constatata dopo accertamento d'ufficio".
La sanzione
Ovviamante è stato il valore della multa a scatenare la maggiore irritazione. "Entro 30 giorni -ricordano gli estensori del verbale si dovranno pagare 280 euro oltre 16 per le spese di notifica. Se invece si supereranno i 30 giorni e si pagherà entro i 60 la multa salirà a 400 euro". Le "Mascherine Tricolori", che ogni sabato ricordano agli italiani l'esistenza di chi si impegna per ricordare certi valori sociali, oltre a stigmatizzare le sofferenze delle famiglie nel particolare momento storico, solitamente rispettano certe norme, addirittura in maniera severissima.
La possibilità che il tutto nasca dai filmati delle telecamere che, a quanto è dato sapere, non possono essere visionati per l'assenza di un addetto in possesso di particolari requisiti, getta un'ombra sulla vicenda.
Duro il commento di Valeriano Tasca:«Le battaglie per la libertà e la verità richiedono coraggio. Sempre. Il coraggio non è apprezzato da certe persone evidentemente. Tutto verrà impugnato nelle sedi opportune».
«Certo prosegue sono preoccupato perché ora chi di dovere si metterà a visionare le registrazioni delle telecamere per multare tutti i cittadini che hanno fatto assembramento ad Anagni. Non solo, presumo si metteranno anche a visionare le pagine Fb di chi ha fatto manifestazioni di protesta e culturali. Ci vedo poca libertà in questo, ed è un serio problema. Noi siamo tranquillissimi e con la coscienza a posto consci dei nostri diritti».
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