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Lo scenario

Giustizia bloccata, Tribunale di Cassino: tutto congelato. Si riparte a marzo

Le nuove date sono state fissate al 2021: malcontento generale. Sfratti e crediti bloccati. Il Coa prepara un deliberato. E i legali cercano di arginare la crisi

Siamo a marzo del 2021: immaginiamo maglie leggere e gonne sotto la toga, dopo oltre un anno di stop. Certo, in alcuni casi i rinvii sono a ottobre. Ma nella media, la giustizia cassinate forse riaccenderà i motori solo nella primavera prossima. A pagare più di tutti è il civile. «C'è malcontento. I rinvii, quando va bene, sono oltre l'estate. Perlopiù se ne parla al 2021. Dal 12 maggio avremmo dovuto iniziare a riprendere le attività ma la situazione è un'altra.

Faccio l'esempio della mia agenda: su 10 udienze in programma tra Cassino e Frosinone, ne ho trattata solo una da remoto. Il resto: rinviato tra novembre e marzo 2021. Se aggiungo la Corte d'Appello, al 2022. Questa è la nostra condizione, quella di una giustizia sospesa - ha dichiarato Francesco Ferdinandi, presidente della Camera Civile di Cassino - Tutte le altre attività hanno ripreso, mentre noi subiamo solo rinvii. Un problema per i clienti e anche per noi: più si allontana la prospettiva di definire un giudizio, più si allontana anche il nostro compenso».

Azzerate le prospettive di recuperare crediti, anche stragiudizialmente. «Pensiamo a un privato che deve recuperare un credito per pagare un suo dipendente: è tutto ibernato». Anche la notifica degli atti è diventata difficile, così come per le esecuzioni. Lo sfratto, ad esempio, è fermo almeno fino a settembre. «Il Foro di Cassino, poi, ha un'ulteriore problematica: pur essendo un tribunale di medie dimensioni, è sotto organico» ha aggiunto Ferdinandi.

«La situazione è difficilissima: tre o quattro processi al giorno, dando priorità ai detenuti e con imputazioni rilevanti. E poi c'è la nicchia di procedimenti "facilmente" definibili, sempre una minima parte rispetto a quelli iscritti al ruolo. Per le udienze preliminari la situazione è leggermente meno grave. Ma domina il caos, anche per i testi. Pure i grossi processi - penso a quello per corruzione a Gaeta - davanti al gup arriveranno a marzo. Senza entrare nel merito della questione della sospensione dei termini della prescrizione: vengono addossati al cittadino i tempi lunghi della giustizia» ha dichiarato il presidente della Camera Penale di Cassino, l'avvocato Pasquale Improta.

Che aggiunge: «Mancano organizzazione e magistrati. Siamo pronti a tenere udienze anche nel pomeriggio, ma la carenza della pianta organica non aiuta. Né la presenza dei got può sopperire». «Ok alle udienze telematiche ma è difficile. Nel penale è ancor più complesso. Da giugno speriamo in un'ulteriore apertura per aumentarne il numero, ma senza testimoni - ha dichiarato il presidente del Coa, l'avvocato Gianluca Giannichedda - La normativa è frammentaria e c'è disparità tra tribunali. Non funziona nulla così: troppa incertezza. Proviamo a gestire le difficoltà con il "presidio" del Coa ma le disfunzioni sono a livello nazionale. E stiamo preparando un deliberato ad hoc con cui manifestiamo disappunto sul funzionamento della giustizia e indichiamo possibili interventi migliorativi».

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