Spazio satira
Ciak, Motore, Azione
30.01.2020 - 10:30
Nel 1988 l'America fu scossa da quelli che verranno ricordati come gli eventi del "caso McMillian". Un caso che ha fatto storia a causa delle controverse posizioni d igiudice e corpo di polizia nella cittadina di Monroeville, Alabama. Walter McMillian è un onesto lavoratore di colore. Ha una famiglia e un'occupazione che gli consente di arrivare a fine mese tagliando gli alberi che diventeranno materiale cartaceo. La sua vita precipiterà vertiginosamente nella catastrofe quando lo sceriffo Tom Tate lo arresterà con l'accusa di omicidio volontario. La vittima, Ronda Morrison, è una giovane commessa di una lavanderia della zona,trovata uccisa da numerosi colpi di pistola. La popolazione, in cerca di un colpevole, aveva messo sotto stretta pressione la polizia locale che finì per incolpare un uomo che, durante tutto il processo, si è sempre definito innocente anche grazie a numerose testimonianze.
Il caso all'epoca fece parlare molto i giornali e i cittadini a causa della discussa pratica legale chiama "Judicial override". Attraverso questo negozio giuridico il giudice poteva ribaltare arbitrariamente il verdetto della giuria, cosa che fece, negando ulteriormente i diritti del prigioniero costringendolo a passare gli anni del processonel cosiddetto"Braccio della morte" come se la pena di morte fosse un punto di arrivo inevitabile alla fine del processo. Questa pratica era concessa solo in quattro dei cinquanta stati americani ed è stata, ad oggi, abolita. L'opinione pubblica si mobilitò in massa per seguire da vicino gli esiti del processo, viste le pesanti implicazioni razziali che si andavano configurando con il dispiegarsi degli eventi. Il processo attirò l'attenzione di grandi nomi della giurisprudenza americana, avvocati del calibro di L. Chestnut e Bryan Stevenson finirono per rappresentare un umile boscaiolo del Minnesota nel tentativo di mettere a nudo un sistema corrotto e retrogrado.
La forza principale del film è tutta negli interpreti: un cast che comprende due premi Oscar (Brie Larson e Jamie Foxx) e un Michael B. Jordan che ci teneva particolarmente a non sfigurare, intrepretando l'avvocato Stevenson con determinazione e forza d'animo. Struggente anche la prova di Foxx, sul cui viso si leggono i soprusi e le ingiustizie subite dal ragazzo dell'Alabama. Il regista Destin Daniel Cretton punta forte sui temi e poco sulla retorica. La mancanza di facile moralizzazione di una storia forte come quella di McMillian nel racconto è un pregio notevole della pellicola. Il racconto dell'umanità di vite distrutte e sconvolte a partire dall'imputato, ma passando anche per familiari e testimoni. La stessa struttura del film accantona il modello in salsa thriller vista l'importanza dei temi trattati. Via il mistero per partire in una spietata condanna ai danni del sistema giudiziario che ha permesso che un innocente venisse costretto a vivere anni di paura e di odio.
Il diritto di opporsi
di Destin Daniel Cretton
con Michael B. Jordan, Brie Larson, Jamie Foxx, O'Shea Jackson Jr., Tim Blake Nelson
Drammatico, 136 minuti
Usa 2019
Edizione digitale
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