La classifica
22.10.2018 - 16:30
Una città intelligente è più vicina ai bisogni dei suoi abitanti, più vivibile, più capace di promuovere sviluppo e in grado di adattarsi più velocemente ai cambiamenti in atto.
A vincere l'edizione 2018 è Milano che, con 640,2 punti, precede Firenze, Bologna, Trento e Bergamo. L'ultima è Agrigento con 225,2 punti, che non riesce a far meglio nemmeno di Vibo Valentia, Caltanissetta, Trapani e Crotone, le peggiori cinque. La peggiore del Lazio è Latina, ottantasettesima con 322,9 punti, mentre Viterbo è settantaquattresima con 360,8.
La migliore è Roma, quindicesima con 522,7 punti.
Sono 15 gli ambiti della vita urbana presi in considerazione. Si va dal lavoro alla ricerca e innovazione, dalla solidità economica alla trasformazione digitale, dall'energia alla partecipazione civile, dall'inclusione sociale all'istruzione, dall'attrattività turistico-culturale ai rifiuti, dalla sicurezza e legalità alla mobilità sostenibile, dal verde urbano al suolo e territorio, per finire con acqua e aria. Per ogni categoria ci sono ulteriori elementi presi in esame. Dai quindici indicatori generali si arriva a una sintesi, con il punteggio finale.
I dati di Frosinone offrono conferme e qualche sorpresa.
Il capoluogo ciociaro oscilla tra il ventitreesimo posto per solidità economica al terzultimo per qualità dell'acqua e dell'aria. Quest'ultimo ambito è dato da dispersione idrica, reflui, copertura del servizio idrico, polveri sottili (pm10 e pm2,5) e biossido d'azoto. Le prime della classifica sono Ascoli Piceno, Vibo Valentia e Macerata, le ultime Palermo, la centosettesima, Agrigento e Frosinone. Per il verde urbano Frosinone fa uno scatto fino alla 46esima posizione. In questo caso si è tenuto conto dell'incidenza, della disponibilità del verde pubblico e della pianificazione.
Venezia, Messina e Bergamo sono le prime, mentre l'ulti ma è Rovigo, quindi Vibo Valentia e Latina. Qui il capoluogo ciociaro è il primo del Lazio, dato che Roma è 46esima, Rieti 52esima e Viterbo 97esima. Per suolo e territorio Frosinone non va oltre la novantesima posizione ed è l'ultima del Lazio. Per stilare la graduatoria si è fatto riferimento alla dinamica del consumo del suolo pro capite, alla mitigazione del rischio e alla quota di suolo consumato. In testa si trovano Parma, Grosseto e L'Aquila, invece l'ultima è Napoli, preceduta anche da Messina e Benevento. Nel Lazio Rieti è 19esima, Latina 42esima, Viterbo 58esima e Roma 67esima.
Altro tallone d'Achille per Frosinone è la gestione dei rifiuti urbani per cui raggiunge la centesima posizione non molto distante, dunque, da Catania, l'ul tima, Trapani e Crotone. In testa Trento è davanti anche a Treviso e Novara. Viterbo è la migliore del Lazio, ma è solo 46esima, quindi, Roma è 55esima, Rieti 69esima e Latina 87esima. Questa graduatoria è data dall'incidenza della raccolta differenziata, dalle iniziative per i rifiuti e dalla produzione dei rifiuti.
Modesto il risultato anche per la voce energia dove Frosinone è appena 81esima. Per questo settore, tuttavia, sono stati considerati indici non solo comunali,ovvero il patto dei sindaci per il clima e l'energia, l'adeguamento del patrimonio comunale, l'andamento dei consumi e la qualità del servizio elettrico. In testa ci sono Bologna, Udine e Vicenza, mentre l'ultima è Taranto, dietro a Caserta e Benevento.
Decisamente meglio per la mobilità sostenibile con Frosinone 54esima in una graduatoria dove si è tenuto conto di un'infinità di fattori tra i quali l'incidenza delle ztl, la ciclabilità, le emissioni delle auto, bike e car sharing, la mobilità elettrica, l'offerta del trasporto pubblico, l'incidentalità e le aree pedonali.
Al top Milano, Firenze e Venezia, mentre in coda ci sono Nuoro, Trapani e Cosenza. Sorprende, invece, la 23esima posizione di Frosinone per solidità economica (dato provinciale e comunale tra cui valore aggiunto pro capite, reddito medio, disponibilità del credito). In testa dominano Milano, Bergamo e Firenze, mentre arrancano decisamente Vivo Valenti, Andria e Palermo.
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