30.10.2017 - 15:10
A Pignataro Intermana record di case di proprietà
Vivere in un paese di case abbandonate o deserte. Dove chi ha potuto se ne è andato, magari all'estero in cerca di nuove opportunità che a casa pensava di non avere. Oppure vivere in una realtà che attira residenti da fuori, per una breve vacanza, magari nel periodo estivo per respirare aria più salubre rispetto alle grandi città o, d'inverno, per sciare, o anche per lavoro. Poi ci sono le città dove tutte o quasi le case sono piene. Dove si viene ad abitare, magari solo la sera percheÌ si lavora altrove, ma dove si è scelto di restare, per star vicino ai cari o per rimanere in un appartamento di famiglia. Dove, evidentemente, c'è più benessere. Due opposti che non si toccano. Due rette parallele che descrivono realtà difformi.
È quanto emerge dalla mappa dei rischi dei comuni redatta dall'Istat. Il quadro consente di vedere quali sono i paesi che, negli anni, si sono spopolati e quelli che si espandono. Il paese con il maggior numero di case possedute da non residenti è Filettino, il centro più alto del Lazio. Lì il 90,41% di proprietari di case è non residente. La posizione, la vicinanza con Campo Staffi, la necessità di percorrere molti chilometri per andare al lavoro comporta scelte drastiche. Così a fronte di chi se ne è andato in cerca di fortuna, c'è chi ha eletto Filettino come buen retiro. Per le vacanze estive e sfuggire alla calura, ma anche per la settimana bianca. Molti, sicuramente, saranno originari del paese o comunque discendenti dei vecchi proprietari. Non bisogna fare molti chilometri spostandosi da Filettino per arrivare a Trevi nel Lazio. È il secondo paese della Ciociaria con il maggior numero di proprietari di casa non residenti. A Trevi è il 72,21%. Si può fare lo stesso discorso di Filettino. Di Trevi nel Lazio fanno parte gli Altipiani di Arcinazzo, storica meta di vacanze scelta da altri ciociari, romani e anche residenti nella provincia di Latina.
Nel corso degli anni, soprattutto negli Ottanta, in tanti hanno deciso di puntare sulla località turistica che, dopo un periodo di difficoltà legate alla crisi, si sta riprendendo nella speranza di ritornare ai fasti di un tempo. Dal Nord si deve arrivare nella parte meridionale della provincia. Ad Acquafondata, terzo di questo podio ideale, i non residenti che hanno le chiavi di un appartamento sono il 69,47%.
Numeri alla mano solo tre case su dieci sono piene tutto l'anno. Molti negli anni sono emigrati verso l'estero o hanno scelto la vicina Cassino alla ricerca delle comodità della grande città. Pignataro Interamna, all'opposto, è il paese dove la stragrande maggioranza dei proprietari di casa vive in paese. Una scelta di cuore, forse. O anche di vita, magari facilitata da vivere in un piccolo centro, comunque in una posizione non distante da Cassino. Anche quanti sono all'estero come in Svizzera o in America hanno mantenuto le case, che si tramandano di padre in figlio, per cui pochissimi, alla fine, sono in affitto. Un altro centro di provincia, come Pofi, è al secondo posto. Qui le case dei residenti sono il 92,44%. Caso ben diverso è rappresentato da Isola del Liri, centro decisamente più grande degli altri due che attira, tuttavia, l'89,60% dei proprietari di casa residenti. Percentuale simile a quella di Ripi, 89,31%. In questi casi c'è l'effetto attrazione di gente dai paesi vicini che compra casa e cambia residenza.
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