Spazio satira
La situazione
24.02.2021 - 12:05
Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone calcio
Il Frosinone ha tutte le carte in regola per puntare all'accesso ai playoff di Serie B. Nonostante le ultime gare di campionato abbiano detto il contrario, i canarini agli ordini di mister Alessandro Nesta possono vantare un organico capace di sovvertire tutti gli equilibri di un torneo che, mai come in questa stagione, appare molto equilibrato e capace di sorprendere partita dopo partita.
Questo deve essere il punto di partenza dei ciociari, in attesa che le prossime settimane confermino o meno la bontà del progetto giallazzurro. Ormai giunti al rush finale della stagione in cadetteria, il Frosinone non può più permettersi passi falsi, vista l'agguerrita concorrenza ed un calendario che, in maniera spietata, metterà di fronte ai canarini avversari di primo livello e dirette concorrenti alla promozione in Serie A a stretto giro.
Tre sfide fondamentali, infatti, attendono i ciociari nel prossimo mese di marzo. Nell'ordine, gli uomini di Nesta dovranno affrontare tre top-8 come Monza, Chievo e Lecce, tre delle compagini di Serie B maggiormente accreditate al salto nel massimo campionato secondo i migliori siti di scommesse. Insomma, superato questo mini ciclo terribile, riusciremo a sapere se questo Frosinone può ambire a ritornare nell'élite del calcio. A Pasqua il quadro sarà più chiaro e tutti i nodi verranno al pettine.
La conferma del cambio di passo che non è mai arrivata
Ci si aspettava un cambio di passo da parte dei giallazzurri dopo la sconfitta in casa patita contro il Venezia. Cambio di passo che, in sostanza, c'è stato con il doppio risultato utile a favore nelle gare contro l'Entella e Ascoli, ma che, tuttavia, ha fatto il paio con un nuovo passo indietro rimediato contro un malcapitato Pescara.
Da par suo, il tecnico Nesta continua a predicare ottimismo ed è sicuro che, una volta recuperate le energie, il suo Frosinone saprà meritarsi un posto nella seconda fase del campionato. Mancano ancora più di 40 punti da assegnare prima del termine della stagione regolare. Ma, come detto, sarà necessario superare indenni lo scoglio del tour de force di marzo che attende Francesco Zampano e compagni. Un girone fa, i giallazzurri riuscirono a portare a casa ben dieci punti nello stesso periodo, archiviando anche vittorie di prestigio (contro Brescia e Chievo ad esempio). L'obiettivo è fare altrettanto anche nel girone di ritorno: in questo modo i ciociari potranno rilanciarsi in classifica e puntare ad entrare nel novero delle squadre che si contenderanno la promozione nella fase degli spareggi.
Una campagna acquisti al di sotto delle aspettative
La campagna di rafforzamento operata a gennaio dalla dirigenza giallazzurra non ha pienamente soddisfatto le aspettative. L'obiettivo era quello di dare più qualità dalla cintola in su; tuttavia, con la sola eccezione dell'arrivo in Ciociaria del bomber Pietro Iemmello, i nuovi tesserati canarini non sembrano aver portato quell'aiuto che ci si attendeva.
I prestiti di Enrico Brignola dal Sassuolo e di Vincenzo Millico dal Torino non sembrano soddisfare quell'esigenza di rendere qualitativamente più competitivo il modulo 3-5-2 impartito da Nesta, anche perché i due giocatori, come visto, amano giocare alti sulla mediana, più facilmente adattabili come sono ad uno schema con tre punte.
Quello che veramente manca a questa squadra è una valida alternativa al motore di centrocampo, Marcus Rohdén. Lo svedese ex Crotone si è rivelato essere l'arma in più dei canarini in fase offensiva. Capace di dare quel cambio di passo alla manovra d'attacco dei suoi, Rohdén sinora ha sempre offerto preziose giocate ai suoi (è il miglior assistman della squadra) e non ha disdegnato neanche di cercare il gol.
Nelle ultime settimane, complice anche la stanchezza e un calendario che ha visto il Frosinone impegnato in pratica ogni tre giorni, il rendimento del mediano ciociaro è calato drasticamente, con la conseguenza che tutta la squadra ne ha risentito. Il mercato di gennaio avrebbe dovuto colmare proprio questa falla perché se è vero che lo svedese recupererà presto la forma migliore, è anche vero che serviva una valida alternativa allo scandinavo, una pedina capace di poter dare fiato allo stesso nei momenti decisivi.
Cifre e statistiche, male l'attacco
Come sempre, i numeri possono aiutarci a comprendere quello che non gira a dovere all'interno del meccanismo di gioco di Nesta e soci. Le statistiche delle prime 24 giornate del campionato di Serie B, impietosamente ci dicono che il Frosinone è la squadra che concretizza di meno in attacco. Delle prime 11 squadre della classifica, i ciociari hanno il peggior score sotto porta. Di più, scendendo nel dettaglio scopriamo che con il 27% i ciociari sono la formazione cadetta che ha la peggiore percentuale di tiri indirizzati nello specchio avversario. Se Empoli, Monza, Cittadella e Venezia arrivano a tirare in porta quasi 6 volte ogni partita, i ciociari si fermano a poco più di 3. Un gap che irrimediabilmente condiziona ogni singola gara della compagine laziale.
Confortano, invece, le statistiche che mettono a nudo il rendimento difensivo della squadra di Nesta. Qui il Frosinone è tra le formazioni della Serie B che per più volte hanno concluso i 90 minuti di gioco con la porta inviolata. Un premio alla retroguardia ciociara e anche alla batteria di portieri della squadra, chiamati a dare sempre il massimo contro i tanti attaccanti di esperienza che popolano le rose dei club cadetti.
Tuttavia, la difesa dei ciociari è tra quelle del campionato cadetto che hanno subito sinora più tiri in porta: oltre 100 nelle prime 24 giornate (il Monza, ad esempio, ha subito solo 69 tiri). Anche questo è un dato sul quale gli uomini di Nesta dovranno riflettere seriamente. La svolta passerà irrimediabilmente per la zona nevralgica del campo: se gli uomini del centrocampo giallazzurro riusciranno a fare da filtro alla difesa e, al contempo, a proporsi in attacco dove, come abbiamo visto, le punte ciociare non si sono distinte per precisione, allora il Frosinone riuscirà a gettare il cuore oltre l'ostacolo, entrando così nella zona playoff.
Una volta strappato il biglietto per la seconda fase, gli equilibri si azzereranno ed il ritorno in Serie A non sarà più un'impresa titanica.
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