Spazio satira
Chievo-Frosinone. Stellone non ci sta: «È uno scippo»
21.04.2016 - 13:05
Al 17' del primo tempo rosso eccessivamente severo ad Ajeti ed il Frosinone, in vantaggio di uno a zero grazie al preciso cross di Matteo Ciofani e alla splendida deviazione di testa del fratello Daniel, resta in dieci uomini; al 2' della ripresa rigore eccessivamente severo in favore del Chievo che si porta in vantaggio; all'8' della ripresa secondo giallo eccessivamente severo nei confronti di Chibsah e il Frosinone rimane in nove.
Alla fine dei novanta minuti di gioco vince il Chievo con risultato quasi tennistico ma perde il gioco del calcio che, almeno ieri sera, ci ha rimesso troppo in fatto di credibilità. Quello che non riesci a spiegarti è il perché quell'“eccessivamente severo” riguarda sempre decisioni arbitrali in danno del Frosinone e dei suoi giocatori e mai nei confronti degli avversari.
Forse si può spiegare con il fatto che ormai, nello sport del pallone di serie A, c'è spazio non per chi ha acquisito meriti e diritto di entrarvi, ma soltanto chi movimenta più milioni di euro. Roberto Stellone non riesce a trattenere la rabbia davanti ai microfoni per le interviste di fine gara e ci va giù molto duro. Ovviamente per le decisioni del direttore di gara Russo: «Abbiamo subìto uno scippo e per questo siamo rammaricati. Undici contro undici stavamo giocando molto bene, al di là del gol realizzato da Ciofani, e con tutta probabilità saremo riusciti a conquistare un risultato positivo».
Determinanti ai fini del risultato le decisioni del direttore di gara?
«Abbiamo contestato le decisioni dell'arbitro fin dal cartellino rosso nei confronti di Ajeti. L'avversario è riuscito a spostare il pallone poco prima dell'intervento di piede del nostro difensore. Si è trattato di un fallo da sanzionare con il giallo. Il rigore? Se gli arbitri fischiassero sempre quei penalty, ce ne sarebbero parecchi in ogni partita. Comunque era più fallo da rigore quello commesso ad inizio partita ai danni di Soddimo. Il secondo giallo per il fallo di mani di Chibsah è troppo severo perché il nostro centrocampista aveva la mano aderente al corpo».
Le insinuazioni del presidente Zamparini hanno inciso sulla direzione di gara?
«Spero e mi auguro di no».
La sconfitta inciderà sul morale della squadra?
«C'è amarezza in tutti per come abbiamo iniziato la partita e per come l'abbiamo conclusa. Penso, però, che dimenticheremo subito quello che è successo allo stadio “Bentegodi” per pensare e preparare la gara con il Palermo, che dovremo vincere a tutti i costi per riprenderci i tre punti che ci hanno scippato. Per riuscirci dovremo recuperare tutti i nostri ragazzi costretti a giocare settantatré minuti in dieci e trentasette in nove. Comunque dall'inizio del campionato stiamo subendo torti e non abbiamo mai mollato».
Cosa cambia nella parte bassa della classifica?
«Finora ben poco perché il Palermo c'è restato sotto. Ora bisognerà aspettare il risultato del Carpi».
La tabella di Stellone per la salvezza cambia con il risultato di ieri sera?
«Per ora pensiamo alla prossima partita e a vincerla. Vedremo gli altri risultati e poi potremo avere un quadro più preciso».
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